La speaker democratica della Camera, Nancy Pelosi, ha annunciato l'avvio di un'indagine per un possibile impeachment di Donald Trump: una bomba lanciata sulla campagna elettorale per le elezioni presidenziali del novembre 2020 e destinata a essere forse la più divisiva della storia americana.

Nel mirino le pressioni che il presidente americano avrebbe fatto sull'omologo ucraino Voldymyr Zelensky per avviare un'inchiesta contro il figlio di Joe Biden, e dunque colpire il rivale a Usa 2020.

Un tentativo, dunque, di "arruolare" un governo straniero per ricevere un aiuto politico utile alla sua rielezione.

Trump è accusato inoltre di non aver voluto collaborare con il Congresso che chiedeva chiarezza sulla telefonata del 24 luglio scorso al leader ucraino, quando almeno otto volte avrebbe chiesto di indagare per corruzione sulla società nel cui board sedeva il figlio di Biden.

Furiosi i democratici, che parlano di "tradimento alla sicurezza nazionale e all'integrità delle nostre elezioni".

"Questa è una violazione delle sue responsabilità costituzionali - ha detto Pelosi -. Il presidente deve rispondere delle sue azioni. Nessuno è al di sopra della legge".

Trump, reduce dall'intervento al vertice delle Nazioni Unite sul clima, a suo dire un "grande lavoro e un grande successo", si scatena su Twitter con quattro cinguettii furiosi nell'arco di 11 minuti. Parla di "molestie ai danni del presidente", di "caccia alle streghe quando non hanno neanche visto la trascrizione" della telefonata con il leader dell'Ucraina.

"Un giorno così importante alle Nazioni unite - scrive - e i democratici deliberatamente dovevano rovinare e sminuirlo, che brutta cosa per il nostro Paese!".

Comunque, aggiunge, "tutti dicono che sarà positivo per me nelle elezioni, ma è un male per il Paese".

(Unioneonline/D)
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