In India un’ecatombe, Covid fuori controllo e 3mila morti al giorno: “Ma sono molti di più”
Il virus a doppia mutazione spaventa tutto il mondo
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La variante indiana mette in ginocchio il Paese: nell’ultima settimana si contano quasi 3mila morti e 350mila contagi ogni giorno, una cifra con ogni probabilità decisamente sottostimata.
"È un completo massacro di dati", ha detto al New York Times Bhramar Mukherjee, epidemiologa dell'Università del Michigan: "In base a tutti i modelli che abbiamo realizzato, crediamo che il vero numero di morti sia fra le due e le cinque volte superiore a quello ufficiale".
Uno tsunami di contagi violentissimo, che è arrivato proprio quando il governo sperava di averlo evitato e non aveva limitato particolarmente i festeggiamenti dei matrimoni, adunate politiche e religiose. Come il pellegrinaggio induista di Kumbh Mela, a cui hanno partecipato anche due veneti, rientrati a Bergamo il 7 aprile e risultati positivi alla variante indiana.
Il coronavirus a doppia mutazione, che ha contribuito a mandare fuori controllo l'emergenza nel Paese dove vive circa il 18% della popolazione mondiale e dove viene prodotta la gran parte dei vaccini, fa paura anche a migliaia di chilometri di distanza. Dagli Stati Uniti alla Germania, dalla Gran Bretagna all'Arabia Saudita, molti Stati si sono attivati inviando medicinali e ossigeno, diventati introvabili a Nuova Delhi e nelle grandi città.
Scarseggia anche la legna perché i crematori non riescono più ad accettare i cadaveri per lo svolgimento dei riti funebri secondo la tradizione induista, e sono sempre più frequenti le pire fai-da-te che nella notte bruciano illegalmente lungo le rive del già inquinato fiume Yamuna.
(Unioneonline/D)