"Questa pandemia non è affatto finita e, con l'incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing sul Covid da Ginevra.

"Omicron può essere in media meno grave, ma la narrativa che si tratti di una malattia lieve è fuorviante, danneggia la risposta generale" alla pandemia "e costa più vite", ha aggiunto. 

"In alcuni paesi, i casi di Covid sembrano aver raggiunto il picco, il che fa sperare che il peggio di quest'ultima ondata sia finito, ma nessun paese è ancora fuori dai guai", ha avvertito il numero uno dell'Oms.

Perché il virus "sta circolando troppo intensamente" e rischia di colpire le "molte persone ancora vulnerabili". Quanto all'impatto di Omicron, ha ricordato, "sta provocando ricoveri e decessi e anche i casi meno gravi stanno inondando le strutture sanitarie". "Per molti paesi le prossime settimane saranno critiche", soprattutto per quelli con "bassi tassi di vaccinazione", ha avvertito.

I DATI – Ad oggi la pandemia da Covid-19 ha causato in tutto il mondo la morte di almeno 5.543.637 persone, dalla fine di dicembre 2019, secondo un rapporto stabilito da Afp da fonti ufficiali.

In termini assoluti, i paesi che hanno registrato il maggior numero di decessi sono gli Stati Uniti (851.730 morti), il Brasile (621.166), l'India (486.761) e la Russia (322.678).

Anche il bilancio totale elaborato dalla Johns Hopkins University riporta un totale superiore ai 5,5 milioni, ovvero5.547.477.

L'OMS stima, tenendo conto dell'eccesso di mortalità direttamente e indirettamente legato al Covid-19, che il bilancio della pandemia potrebbe essere da due a tre volte superiore a quello registrato ufficialmente. 

(Unioneonline/v.l.)

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