Tornano a cresce i contagi da Covid-19 in Israele, e nonostante la massiccia campagna vaccinale effettuata nel Paese.

Sono 732 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, il numero più alto registrato nella nuova ondata di contagi e il numero maggiore di positivi da marzo. Lo rende noto il ministero della Sanità israeliano, spiegando che 47 persone versano in gravi condizioni.

Il Jerusalem Post sottolinea come, fra l’altro, circa il 53% dei nuovi casi è rappresentato da persone che avevano completato il ciclo vaccinale o da pazienti che erano stati contagiati ed erano guariti dal Covid.

Il ministero della Sanità israeliano ha dunque già iniziato a correre ai ripari, dando istruzione alle casse mutue di somministrare una terza dose di vaccino Pfizer agli immunodepressi. L'obiettivo è di impedire così che siano contagiati e che sviluppino forme gravi della malattia.

Un comunicato del ministero della Sanità precisa che il provvedimento riguarda chi abbia avuto trapianti di cuore, polmoni, fegato, midollo osseo o reni. La terza dose può essere somministrata inoltre a chi sia stato o sia ancora sottoposto a cure oncologiche di vario genere.

Il periodo ottimale per la vaccinazione con la terza dose - secondo il ministero - è di otto settimane dopo la seconda. In ogni caso, avverte, non devono trascorrere meno di quattro settimane fra seconda e la terza dose.

Gli immunodepressi, avverte il ministero della sanità, devono comunque continuare a mantenere la massima cautela.

(Unioneonline/v.l.)

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