Continuano gli attacchi contro le basi Unifil in Libano. «Un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil a Shama», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto».

Appena un mese fa la tensione era salita alle stelle con il fuoco israeliano su tre basi della missione schierata nel sud del Libano, dove la guida del contingente italiano, di cui fanno parte 1200 militari italiani prevalentemente sardi, è affidata alla Brigata Sassari. 

Ieri 30 colpi sono stati sparati in direzione delle forze di peacekeeping, che hanno risposto al fuoco e si sono messe in salvo. Nessuno è rimasto ferito ed è stata avviata un'indagine, aggiungono i caschi blu in una dichiarazione. «Ricordiamo alle autorità libanesi la loro responsabilità di garantire la sicurezza e la protezione dei peacekeeper che stanno svolgendo un lavoro delicato e importante sul territorio libanese», afferma Unifil, «abbiamo chiesto alle autorità libanesi di intraprendere un'indagine completa e su questo incidente e di assicurare alla giustizia i responsabili».

Esattamente una settimana fa, ha reso noto Unifil, «due scavatrici e un bulldozer delle Idf hanno distrutto parte di una recinzione e una struttura in cemento in una posizione Unifil a Ras Naqura. In risposta alla nostra protesta, l'esercito israeliano ha negato che si stesse svolgendo alcuna attività all'interno della posizione Unifil. La distruzione deliberata e diretta da parte delle Idf di proprietà Unifil chiaramente identificabili è una flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701».

Intanto Israele ha chiesto alle forze Onu di limitare i propri movimenti nelle aree a sud del fiume Litani, nonché in altre località del Libano meridionale vulnerabili ad attacchi militari. Avvertimenti che potrebbero indicare un'espansione dell'operazione di terra in Libano.

(Unioneonline/D)

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