"È uno dei giorni più tristi della storia del nostro Paese".

Manca il fiato a Jacinda Ardern, la premier neozelandese, mentre mette ordine nelle confuse notizie che arrivano da Christchurch, tranquilla città multiculturale della Nuova Zelanda dove alle tre del mattino, ora italiana, un commando di quattro persone, tre uomini e una donna, è entrato in due moschee aprendo il fuoco.

Prima nella moschea di Al Noor, dove almeno 300 persone erano riunite per la preghiera del venerdì.

Alla guida un uomo bianco, biondo - così è stato descritto da un testimone - che indossava un elmetto e giubbotto anti-proiettile ed era armato con un fucile automatico: lui da solo ha ucciso 41 persone, prima nella sezione maschile, poi in quella femminile, mentre in un'altra moschea, quella di Masjid nel sobborgo di Linwood, ne morivano altre otto, in una dinamica che è ancora da accertare.

Il tutto drammaticamente ripreso e trasmesso in live streaming per 17 minuti dal terrorista, identificato dalla polizia australiana come Brenton Tarrant, un 28enne bianco nato in Australia fermato dalla polizia assieme ai tre complici. Immagini violentissime, che la polizia sta facendo di tutto per rimuovere, con tutte le difficoltà che un'operazione del genere richiede.

La polizia in azione a Christchurch, Nuova Zelanda (Ansa)
La polizia in azione a Christchurch, Nuova Zelanda (Ansa)
La polizia in azione a Christchurch, Nuova Zelanda (Ansa)
Numerose le vittime e tanti i feriti
Numerose le vittime e tanti i feriti
Numerose le vittime e tanti i feriti
Ambulanze e polizia sul posto
Ambulanze e polizia sul posto
Ambulanze e polizia sul posto
Tre persone fuori da una delle moschee colpite
Tre persone fuori da una delle moschee colpite
Tre persone fuori da una delle moschee colpite
I soccorsi
I soccorsi
I soccorsi
Un agente delle forze speciali
Un agente delle forze speciali
Un agente delle forze speciali

"SONO COME TRAINI" - Sui social Tarrant aveva pubblicato un manifesto, una sorta di rivendicazione degli attacchi intrisa di ideologia di estrema destra, anti-Islam e anti-immigrati.

Sono "un bianco ordinario", si legge nel manifesto, come Anders Breivik, il sanguinario della strage di Utoya, in Norvegia, e Luca Traini, il vendicatore di Pamela Mastropietro a Macerata, da Tarrant nominati come suoi modelli. "Ho avuto un'infanzia regolare, senza grandi problemi", prosegue.

"Sono solo un bianco normale, proveniente da una famiglia regolare, che ha deciso di prendere posizione per garantire un futuro alla propria gente".

LA PREMIER: "NON C'È POSTO PER VOI" - "È chiaro - le parole della premier - che può essere descritto solo come un attacco terroristico che, a quanto sappiamo, è stato ben pianificato. Sono persone che hanno idee estremiste che non hanno posto in Nuova Zelanda e in nessun luogo del mondo".

"Voi avete potuto scegliere noi - ha aggiunto rivolgendosi direttamente agli assalitori - ma noi vi rifiutiamo e vi condanniamo con forza. Non permetterò che questo cambi il profilo della Nuova Zelanda, questo atto non riflette quello che siamo come nazione".

(Unioneonline/D)

LE PAROLE DELLA ARDERN:

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