Sono un’ottantina i migranti morti nell’ultima tragedia nel Mar Mediterraneo. Ma il bilancio è destinato purtroppo ad aggravarsi. 

A naufragare, a sud del Peloponneso, dunque in acque greche, un peschereccio partito dalla zona di Tobruk, in Libia con a bordo quasi 800 persone. Da quanto si apprende l’imbarcazione era diretta in Italia e secondo testimonianze raccolte dai medici che hanno assistito i sopravvissuti nella stivati erano presenti almeno 100 bambini. 

Nelle prime ore del mattino, 6-7 persone sono state prelevate tra il gruppo dei 104 superstiti e condotte presso la Capitaneria di porto di Kalamata, che indaga sull’accaduto. 

Per ordine del procuratore generale della Corte Suprema Isidoros Doyakos si cerca di individuare gli scafisti che hanno organizzato l’ennesimo viaggio della morte. 

"Ho chiesto a un paziente e mi ha

parlato di un gran numero di bambini, circa 100 nella stiva". Lo

ha riferito ai media greci il direttore della Clinica

Cardiologica dell'Ospedale di Kalamata dove sono ricoverati

alcuni sopravvissuti al naufragio del peschereccio

(Unioneonline/l.f.)

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