Sull'asteroide Bennu, quello raggiunto dalla sonda Osiris-Rex il 31 gennaio scorso, ci sono gli elementi necessari alla vita.

Questo l'annuncio della Nasa che ha raccolto i dati insieme all'italiano Inaf, l'Istituto nazionale di astrofisica.

Bennu, si aggiunge, è uno dei "sorvegliati speciali" e potrebbe cadere sul nostro pianeta nei prossimi due secoli.

Osiris-Rex ha realizzato una ricognizione preliminare dell'asteroide e poi ha effettuato il primo inserimento orbitale fino a metà febbraio. A luglio dell'anno prossimo si abbasserà sulla superficie dell'asteroide, tirerà fuori il suo braccio robotico per aspirare almeno 60 grammi della sua "sporcizia" per poi rientrare sulla Terra nel 2023.

Il nome di Bennu deriva da una divinità dell'antico Egitto. Largo 500 metri, ha una possibilità su 2700 di colpire la Terra nei prossimi 200 anni. E proprio per questo motivo la missione è stata ribattezzata Osiris, come il dio egiziano della morte e dell'oltretomba.

(Unioneonline/s.s.)
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