Myanmar, estratta viva dalle macerie a 30 ore dal terremoto
Proseguono le scosse, con il bilancio (ancora provvisorio) dei morti salito a oltre 1.600Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I soccorritori birmani hanno estratto una donna viva dalle macerie di un condominio crollato a Mandalay. È avvenuto a 30 ore dal devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, il cui bilancio è salito a oltre 1.600 morti ma è ancora provvisorio.
Gli applausi sono risuonati quando Phyu Lay Khaing, 30 anni, è stata tirata fuori dallo Sky Villa Condominium dai soccorritori dalle macerie e poi riposta con cura su una barella. Suo marito Ye Aung, che aspettava con ansia notizie, l'ha abbracciata mentre la barella veniva sollevata. «All'inizio, non pensavo che fosse viva», ha detto Ye Aung in attesa che la moglie emergesse dai detriti. «Sono molto felice di aver ricevuto buone notizie». Un funzionario della Croce Rossa ha reso noto che più di 90 persone potrebbero essere rimaste intrappolate sotto i resti del condominio.
Dopo il terremoto superficiale di magnitudo 7,7, che ha colpito il Myanmar nel primo pomeriggio di giovedì ed è stato seguito pochi minuti dopo da una scossa di assestamento di magnitudo 6,7, le scosse proseguono. Alle 3.50 di stanotte (ora italiana), l'istituto geosismico americano (Usgs) ha registrato un terremoto di magnitudo 5.1 nei pressi della capitale Naypyidaw a una profondità di 10 km, preceduta di circa 9 ore da una di 4.2 a Shwebo, circa 70 km a nord di Mandalay.
Il bilancio del terremoto in Myanmar, ancora provvisorio, è devastante: oltre 1.600 morti – ma si stima che possano essere 10.000 – e più di 3.000 edifici distrutti. A Bangkok, capitale della Thailandia, è salito a 17 il numero delle vittime, con 32 feriti e 83 dispersi (la maggior parte sepolti nel crollo di una torre di 30 piani in costruzione).
(Unioneonline)