"Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta".

Il presidente russo Vladimir Putin apre con queste parole la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Il Cremlino certifica così la veridicità dei referendum nei territori del Donbass ucraino invasi e controllati dalle truppe di Mosca, voto che la comunità internazionale ha definito invece una “farsa”.

"Milioni di persone hanno espresso la loro volontà”, ha scandito Putin. "Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre e noi difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione".

La scelta dell’annessione non è più in discussione ma “siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati”: l'Ucraina deve "cessare il fuoco cominciato nel 2014”.

Pronta la reazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, con una risoluzione di condanna dei referendum di annessione, un provvedimento che avrà però il veto della Russia e, dunque, non potrà essere adottato. "Gli Usa non si faranno intimidire da Putin o dalle sue minacce o dalla farsa che ha organizzato stamattina", ha detto Joe Biden alla Casa Bianca ribadendo che gli Usa e i loro alleati "non riconosceranno mai i territori come Russia". "Siamo preparati a difendere ogni centimetro della Nato", ha detto ancora. 

Volodymyr Zelensky dice addio ad ogni negoziato di pace tra Mosca e Kiev, almeno finché Vladimir Putin resterà al potere: "L'Ucraina è e resta un leader negli sforzi di negoziazione. Abbiamo sempre offerto alla Russia un accordo sulla convivenza a condizioni eque, oneste e dignitose. Ma è ovvio che ciò è impossibile con questo presidente russo. Non sa cosa siano la dignità e l'onestà. Pertanto, siamo pronti per un dialogo con la Russia, ma quando avrà un altro presidente".

Il leader di Kiev ha anche rilanciato la sfida e alzato il tiro, promettendo la liberazione di tutta l'Ucraina e chiedendo l'adesione accelerata alla Nato dopo la "farsa" finale dell'annessione: "Di fatto, siamo già nella Nato. Di fatto, abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli standard dell'Alleanza", standard che "sono reali per l'Ucraina, reali sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione. Ci fidiamo gli uni degli altri, ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questa è l'Alleanza". 

Improbabile che l'Alleanza accolga un Paese in guerra: in virtù dell'articolo 5 sulla mutua difesa, significherebbe che la Nato entrerebbe direttamente nel conflitto, con il rischio davvero di una terza guerra mondiale, quella che Joe Biden e i leader occidentali vogliono evitare. 

(QUI tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina)

(QUI tutti i video del conflitto)

Le notizie di ora in ora

Biden: "Non ci faremo intimidire dalle minacce di Putin”

"Gli Usa non si faranno intimidire da Putin o dalle sue minacce o dalle farsa che ha organizzato stamattina". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca ribadendo che gli Usa e i loro alleati "non riconosceranno mai i territori come Russia". "Siamo preparati a difendere ogni centimetro della Nato", ha detto ancora.

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Mosca: "I macellai ucraini vanno nella discarica della Nato”

"Oggi ognuno ha scelto la propria strada. I sanguinari macellai che uccidono donne e bambini vanno nella discarica della Nato. E noi andiamo nel futuro". Così la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova commenta su Telegram, come riporta Ria Novosti, la richiesta dell'Ucraina di aderire alla Nato. 

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Zelensky: “Non negoziamo con Mosca finché Putin presidente”

L'Ucraina non negozierà con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram, replicando alle dichiarazioni del capo del Cremlino durante la cerimonia di annessione di quattro regioni ucraine.

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Ue: “Rivedere o revocare i visti già emessi ai russi”

La Commissione Ue chiede agli Stati membri di "rivedere" o "revocare" i visti già emessi ai cittadini russi viste le mutate condizioni di sicurezza dopo l'ennesima escalation decisa dal Cremlino. Ylva Johansson, commissaria agli Affari interni, ha esortato gli Stati membri di rivedere i visti di lungo termine, ovvero superiori ai 90 giorni, già emessi. "È una competenza nazionale ma sarebbe una cosa buona e seguiremo da vicino la situazione", ha detto.

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Putin: “Il popolo delle regioni ucraine ha scelto l'annessione”

"Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

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Lukashenko: “Pace possibile in pochi giorni”

"Se gli europei lo vogliono sinceramente, la pace" in Ucraina "può essere raggiunta in pochi giorni". Lo ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, accettando le credenziali di diversi ambasciatori. Lo riporta la Belta. 

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Razzi su un convoglio umanitario: 23 morti

Questa mattina le truppe russe hanno colpito con dei razzi un convoglio umanitario civile in uscita

da Zaporizhzhia, ci sono vittime: ha riferito su Telegram il capo regionale militare Oleksandr Starukh, citato da Unian.

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Sanzioni violate, oligarca sotto accusa

L'oligarca russo Oleg Deripaska, patron del gigante dell'alluminio Rusal, è stato incriminato per aver violato sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.

L'accusa per Deripaska è di aver violato l'International Emergency Economic Powers Act. L'oligarca, riferiscono le fonti, al momento non è in custodia della polizia. Il re dell'alluminio era stato sanzionato anche dall'Unione europea.

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