Almeno un migrante è morto dopo che la nave umanitaria finanziata dall'artista di strada britannico Banksy ha effettuato ieri un'operazione di salvataggio nel Mediterraneo.

La nave battente bandiera tedesca Louise Michel "ha assistito altre 130 persone, tra cui molte donne e bambini, e nessuno ci sta aiutando", ha detto l'organizzazione in un tweet.

"C'è già un morto sulla barca. Abbiamo bisogno di assistenza immediata", ha aggiunto l'equipaggio, dicendo di essere vicino a uno "stato di emergenza".

Sembra che la situazione a bordo sia ormai insostenibile, sostiene l'equipaggio, parlando di una Europa che "ignora i nostri appelli di emergenza per un'assistenza immediata".

La nave ha poi rinnovato l'appello: "Ripetiamo - si legge nel messaggio - #LouiseMichel non riesce a manovrare in sicurezza e nessuno viene in nostro aiuto. Le persone soccorse hanno subito un trauma estremo, è ora che vengano portate in un posto sicuro. Abbiamo bisogno di assistenza immediata".

A bordo c'è un equipaggio di 10 persone, si legge in un altro tweet: su una imbarcazione di 30 metri ci sono "219 sopravvissuti, 33 si trovano ancora su una zattera di salvataggio + una persona deceduta in un sacco per cadaveri". Molti dei sopravvissuti hanno "bruciature da carburante - spiega poi l'organizzazione - sono in mare da giorni e ora vengono lasciati soli in una zona di ricerca e salvataggio. Ue (!)... Fate il vostro lavoro. Salvateli".

(Unioneonline/F)
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