Più di 50 bambini di meno di cinque anni saranno entro oggi riuniti con i loro genitori al confine fra Stati Uniti e Messico.

Scatta infatti oggi il termine entro il quale il giudice di San Diego ha imposto all'amministrazione americana guidata da Donald Trump di far ricongiungere i più piccoli dei bambini separati nelle ultime settimane come conseguenza della politica restrittiva della "tolleranza zero" nei confronti dei migranti voluta dal capo di Stato.

Un'altra quarantina di bimbi molto piccoli tuttavia non tornerà ai genitori perché il governo non ha ancora concluso l'esame dei loro casi, collegando i loro nomi a quelli delle famiglie, o non ha dato il via libera ai genitori, migranti irregolari negli Stati Uniti, per la loro custodia.

La riunificazione avverrà in una località non resa nota, in un sito dell'Us Immigration and Customs Enforcement in cui sono detenuti i genitori.

"Sono decisamente incoraggiata dal processo in corso", e della collaborazione fra il dipartimento della giustizia e l'American Civil Liberties Union (ACLU), aveva detto ieri il giudice distrettuale Dana Sabraw, che il mese scorso aveva definito il processo per la separazione dei figli dai genitori, fermati per immigrazione irregolare, "caotico". Entro il 26 luglio dovranno essere restituiti alle loro famiglie i bambini di cinque anni e più grandi ancora, fra i "poco meno di 3mila" separati nel quadro della politica contro l'immigrazione irregolare lanciata negli Stati Uniti.

IL GIUDICE ORDINA IL RICONGIUNGIMENTO DELLE FAMIGLIE DI MIGRANTI:

(Unioneonline/F)

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