Sono almeno 31 i migranti che hanno perso la vita in seguito al naufragio del barcone sul quale viaggiavano al largo della costa occidentale della Libia.

Lo ha reso noto il Portavoce della Marina libica, Ayub Ghasem, che ha dichiarato che il "bilancio è destinato a crescere".

La Marina ha individuato "diversi corpi che affiorano in mare" e si stimano "numerosi dispersi".

I duecento sopravvissuti sono stati trasportati presso il porto di Tripoli.

MORTI TRE BIMBI - Tra le vittime ci sarebbero due bimbi - ancora non identificati - e un bambino di 10 anni, di nazionalità afghana, che tentava con i suoi genitori e due sorelle più piccole di attraversare il Mediterraneo dalla Turchia alla Grecia.

Probabilmente il bambino è stato calpestato dagli altri passeggeri, in preda al panico dopo aver avvistato una nave della guardia costiera greca.

Secondo quanto ricostruito, i migranti pensavano che la nave in avvicinamento fosse turca e temevano di essere riportati in Turchia. Il ragazzo è stato portato privo di sensi all'ospedale di Mitilene, capitale di Lesbo, ma è morto a causa delle ferite.

La madre ha cercato di gettarsi in mare, ma è stata salvata dagli ufficiali della Guardia costiera greca.

IL RACCONTO - "Quando siamo arrivati sul posto abbiamo trovato due gommoni, in uno c'erano 60 persone ammassate e 31 corpi galleggiavano nell'acqua", ha detto il colonnello Abu Abdel Barri.

"Nell'altro abbiamo trovato 140 persone, per lo più provenienti da paesi dell'Africa sub-sahariana", ha aggiunto.

Secondo i dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, oltre 161mila migranti sono riusciti ad attraversare il Mediterraneo quest'anno, mentre quasi 3mila sono scomparsi in mare.

(Redazione Online/F-D)

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