Non si placa lo scandalo sessuale scoppiato tra i seggi di Westminster. Non ora che la "lista della vergogna" è finita nelle mani dei media.

All'interno i nomi di 36 deputati conservatori (anche ministri e sottosegretari) che in passato hanno tenuto un "comportamento inappropriato con assistenti donne" e con "assistenti maschi". A compilarla sono stati le assistenti e gli assistenti parlamentari dei Tories, stanchi di subire in silenzio molestie e veri e propri atti di perversione.

I nomi per il momento sono stati oscurati, ma l'identità di alcuni degli interessati non è più un segreto.

Tra i nomi eccellenti emerge quello di Damian Green, ministro del Lavoro e delle Pensioni e stretto collaboratore della premier Theresa May, che secondo la lista sarebbe utente iscritto e attivo sulla piattaforma di Ashley Madison, il sito di appuntamenti extraconiugali.

Ma c'è anche il ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, che, secondo quanto riporta il Sun, durante una cena fece "cadere" una mano sul ginocchio della conduttrice radiofonica Julia Hartley-Brewer.

Storia che però si era chiusa subito con le scuse di Fallon (che non negò mai l'episodio) e con le parole della giornalista, la quale racconta di aver allora spiegato a Fallon che "se lo avesse fatto di nuovo gli avrei dato un pugno in faccia", ma afferma d'aver comunque accettato le scuse e di non essersi mai sentita "neppure lontanamente offesa o a disagio".

Infine il sottosegretario Mark Garnier, che aveva chiamato la sua assistente "tettine di zucchero" e le aveva chiesto di acquistare sex toys.

(Redazione Online/s.a.-D)

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