"Gli europei sono arroganti in questo processo. Dovrebbero ritirare l'ultimatum. Nessuno può darci un ultimatum".

Così il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, in un'intervista a Cnn Turk dopo che Francia, Germania, Regno Unito e Spagna gli hanno chiesto di convocare nuove elezioni entro otto giorni pena il riconoscimento dell'oppositore Juan Guaido come presidente del Venezuela.

"Il Venezuela - ha commentato Maduro - non è legato all'Europa. È un'insolenza totale. Disprezzarci perché siamo a Sud è un atto insolente. Le elite europee non rappresentano l'opinione pubblica del popolo d'Europa".

E sul leader dell'opposizione Juan Guaido, che si è autoproclamato "presidente ad interim", "la soluzione è nello stato di diritto - ha detto - questo fatto si concluderà davanti alla magistratura, in Venezuela esiste la legalità".

Dicendosi pronto "al dialogo", ha aggiunto: "Abbiamo affrontato molti attacchi da quando Chavez è morto, ma le cose sono peggiorate dall'arrivo di Trump al potere. Gli Usa stanno attaccandoci sin da quando questo estremista è arrivato al potere e ora hanno pianificato un colpo di stato. Hanno spinto un uomo dalla dubbia reputazione a essere il loro volto".

Intanto i negoziati con gli Stati Uniti proseguono: "Perché ci possano essere negoziati per 30 giorni piccoli gruppi di diplomatici sono rimasti in ciascun Paese".

"Israele - ha dichiarato nel frattempo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu - si unisce a Stati Uniti, Canada, gran parte dei Paesi dell'America Latina e Paesi in Europa, nel riconoscere la nuova leadership del Venezuela".

(Unioneonline/D)
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