A 18 anni dalla scomparsa della bambina britannica Maddie McCann, avvenuta nel 2007 a Praia da Liza, nel Portogallo meridionale, gli investigatori hanno ripreso stamattina le indagini.

Le nuove ricerche sono concentrate nella zona tra il Luz Ocean Club - dove la famiglia McCann alloggiava la sera del rapimento di Maddie – e il capanno dove abitava ai tempi il tedesco Christian Brueckner, considerato il principale indiziato nel caso della bambina. 

Le ricerche, che dovrebbero durare fino a venerdì, sono state effettuate in base a un mandato emesso dalle autorità tedesche: oggi gli agenti starebbero ispezionando due pozzi a circa 10 minuti di auto da dove Maddie è scomparsa.

Christian Brueckner è attualmente detenuto in un carcere tedesco per aver violentato una turista americana: se non verranno trovati ulteriori indizi, verrà liberato a settembre dopo aver scontato la pena. 

L’uomo, che lavorava saltuariamente per l’Ocean Club, avrebbe confessato a un compagno di cella di aver rapito una bambina dalla struttura vantandosi di essere entrato in diverse camere per rubare gioielli, soldi e passaporti. 

La sera della scomparsa di Madeleine, i genitori della piccola stavano cenando con amici in uno dei ristoranti dell’albergo non lontano dalla camera dove dormivano i tre figli: Maddie e i gemelli Sean e Amelie, che all’epoca avevano due anni. Il giorno dopo avrebbero lasciato il Portogallo e sarebbero tornati a casa, in Inghilterra.

I McCann avevano controllato i bambini per tutta la sera ogni quarto d’ora, sino alla scoperta della scomparsa di Maddie attorno alle 22.

(Unioneonline/v.l.)

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