Emmanuel Macron fa sapere che la Francia "è al fianco dell'Italia". Il presidente transalpino ha sottolineato, nel corso di un'intervista, di non volere "un'Europa egoista e divisa".

"Non supereremo questa crisi - ha detto - senza una solidarietà europea forte, a livello sanitario e finanziario". "L'Ue, la zona euro, si riducono a un'istituzione monetaria e a un insieme di regole che consentono a ogni Stato di agire per conto suo? O si agisce insieme per finanziare le nostre spese, i nostri bisogni in questa crisi vitale? Voglio che si faccia pienamente questa scelta di solidarietà".

Ha anche spiegato che all'ultimo Consiglio europeo "dieci Paesi dell'eurozona, rappresentanti del 60% del suo PIL, hanno esplicitamente sostenuto" l'idea di Coronabond, di una capacità di indebitamento comune, quale che sia il suo nome, oppure di un aumento del bilancio dell'Unione europea per permettere un sostegno reale ai paesi più colpiti da questa crisi". E alcuni Paesi hanno espresso "le loro reticenze" ma "abbiamo deciso di continuare questo fondamentale dibattito, al più elevato livello politico, nelle prossime settimane. Non possiamo abbandonare questa battaglia. Preferisco un'Europa che accetti divergenze e dibattiti piuttosto che un'unità di facciata che conduce all'immobilismo".

In Francia sono state prese misure per fronteggiare l'emergenza con una serie di restrizioni sociali e, rivolto all'Italia, "ci ha preceduto in questa crisi che abbiamo potuto trarne le lezioni per noi stessi. Abbiamo imparato dalle esperienze dolorose del vostro Paese e dalle decisioni coraggiose prese dal vostro governo: molti Stati europei giudicavano eccessive tali restrizioni, oggi tutti le attuano perché sono indispensabili nella nostra guerra contro il virus".
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