È salito a oltre 40 il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, delle vittime dell'uragano Ian in Florida

Dopo essersi indebolito sulla terraferma, Ian ha riguadagnato potenza sull'oceano Atlantico ed è tornato un uragano di categoria 1. Punta ora su South e North Carolina e su altri Stati della costa est, lambendo anche la capitale Washington. Anche in Virginia si prevedono tornadi e allagamenti.

Il presidente americano Joe Biden ha approvato la dichiarazione dello stato d'emergenza e ha assicurato tutto il sostegno del governo federale e della Fema, la protezione civile Usa, come sta avvenendo per la Florida. 

È qui che la situazione è la più drammatica: due milioni di persone sono rimaste senza elettricità, migliaia gli sfollati.

Nel porto della città turistica di Fort Myers decine di barche ormeggiate sono state travolte e affondate, mentre sono stati completamente interrotti i collegamenti con Pine Island e Sanibel Island.
Biden ha assicurato alle famiglie della Florida "tutto il sostegno" della sua amministrazione "fino a quando sarà necessario". Per il governatore Ron DeSantis la catastrofe di questi giorni "è un evento che capita una volta ogni 500 anni, che ha portato una distruzione indescrivibile". Secondo gli esperti potrebbe essere il peggior disastro naturale nella storia dello Stato.

L'agenzia Fitch Ratings stima tra i 25 e i 40 miliardi di dollari i danni causati dall'uragano, meno dei 65 miliardi dell'uragano Katrina nel 2005, ma molto più alti dei costi pagati dopo la tempesta invernale Uri (15 miliardi di dollari nel 2021) e l'uragano Ida (36 miliardi di dollari nel 2021).

(Unioneonline/D)

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