"Pochi giorni fa il mondo mi ha visto piangere, ma le mie non era lacrime dovute alla vittoria. Piangevo perché tante persone hanno perso la loro vita nella lotta per il cambiamento". Sono queste le prime parole da presidente pronunciate da George Weah.

Nel primo discorso ufficiale alla nazione l'ex attaccante del Milan ha fissato obiettivi e priorità del suo governo: "Lotta alla corruzione e aprertura agli investimenti: chi pensa di poter ingannare il popolo della Liberia con la corruzione qui non troverà posto".

In cima all'agenda di Weah ci sono anche la lotta alla disoccupazione e alla povertà: "Agli investitori diciamo che la Liberia è aperta per nuovi affari", messaggio indirizzato anche ai connazionali che vivono all'estero e che, secondo alcune stime, inviando denaro in patria rappresentanto oltre un terzo del Pil del Paese africano.

Il nuovo presidente, che si insedierà ufficialmente il 22 gennaio, deve rispondere alle enormi aspettative create, in particolare tra i più giovani.

"Dobbiamo ripartire come un Paese unito, archiviando definitivamente le ferite e le lacerazioni prodotte dalla lunga guerra civile (durata ben 14 anni, dal 1989 al 2003, ndr)", ha detto. Per poi ribadire: "Non siamo nemici, accogliamo tutti a braccia aperte nel tentativo di costruire il nostro Paese".

(Unioneonline/L)
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