Fa discutere in Gran Bretagna la storia di una bimba cristiana di 5 anni data in affido a due famiglie musulmane osservanti, in cui le donne girano con il volto coperto e nessuno parla inglese.

A raccontare la vicenda è il Times.

La bambina, londinese, prima ha trascorso quattro mesi in una famiglia in cui la madre indossava il niqab, abito musulmano che lascia scoperti solo gli occhi.

In seguito è stata affidata a un'altra famiglia, dove la madre indossa il burqa con il volto interamente coperto per portarla a passeggio.

A decidere gli affidi, contro il volere della famiglia d'origine, il consiglio locale di Tower Hamlet a Londra est.

Un supervisore dei servizi sociali, che ha chiesto l'anonimato, racconta che la bimba è molto provata, piange sempre e non vuole tornare dalla famiglia affidataria.

I DIVIETI - Sono tanti i divieti per la piccola. A partire dal crocifisso che indossava, che le è stato strappato via.

Anche il suo piatto preferito, la carbonara, è off limits, contiene carne di maiale: la madre biologica le ha portato un piatto durante una visita, ma i genitori affidatari le hanno proibito di mangiarla.

Alla bimba inoltre viene detto che Natale e Pasqua sono feste stupide e che le donne europee sono stupide alcoliste.

IL CASO IN GB - "È una bambina bianca, è nata in questo Paese, parla inglese, ama il calcio, possiede passaporto britannico ed è stata battezzata in chiesa", racconta un amico di famiglia al Times.

"Ha già sofferto il trauma di essere separata a forza dalla famiglia, ha bisogno di un ambiente in cui sentirsi sicura, e invece l'hanno intrappolata in un mondo dove tutto è straniero e poco familiare. La madre biologica è inorridita".

La vicenda in Gran Bretagna ha sollevato una discussione sull'opprtunità di affidare bambini senza tener contro della religione, le origini, il background culturale e linguistico dei piccoli e delle famiglie affidatarie.

(Redazione Online/L)
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