L’Idf spara in aria durante una visita diplomatica Ue. Coinvolto anche il viceconsole d’Italia
Paura a Jenin. Nella delegazione 25 ambasciatori da tutto il mondo. Israele si scusa. Tajani: «Inaccettabile»Un'unità dell'Idf, le forze armate israeliane, ha sparato colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, innescando il panico.
La delegazione era composta da 25 ambasciatori e diplomatici europei (tra cui il viceconsole d'Italia a Gerusalemme Alessandro Tutino), ma anche arabi, cinesi, giapponesi, indiani e di altre parti del mondo.
Dopo l’accaduto, l’esercito israeliano si è scusato per l'incidente, dicendosi «rammaricato» per aver sparato colpi di avvertimento in aria «e aver provocato l'inconveniente».
Il ministero degli Esteri palestinese ha spiegato che la delegazione diplomatica internazionale «stava svolgendo una missione ufficiale per osservare e valutare la situazione umanitaria e documentare le violazioni perpetrate dall'esercito israeliano contro il popolo palestinese».
«Questo atto deliberato e illecito costituisce una palese e grave violazione del diritto internazionale», aggiunge il ministero palestinese, chiedendo protezione internazionale per il popolo e il personale diplomatico che opera in Palestina.
Dopo l’accaduto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha telefonato al viceconsole Tutino, come ha riferito lui stesso su X: «Ho appena parlato con Alessandro Tutino, il vice console d'Italia a Gerusalemme, che sta bene e che era tra i diplomatici che sarebbero stati attaccati a colpi di arma da fuoco vicino al campo profughi di Jenin. Chiediamo al governo d'Israele di chiarire immediatamente l'accaduto. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili», si legge ancora nel post del numero uno della Farnesina.
(Unioneonline/l.f.)