Mentre si avvicina la data cruciale delle elezioni di Midterm, il voto di metà mandato che a novembre farà da termometro all'operato del presidente Donald Trump, circolano voci di un possibile ritorno sulle scene di Barack Obama.

Voci per ora non confermate ufficialmente dall'ex inquilino della Casa Bianca, che però fanno sperare la componente democratica americana, uscita malamente dal voto presidenziale del 2016 e finora incapace di trovare un nuovo volto da opporre a The Donald.

Intanto i giornali registrano un aumento delle apparizioni pubbliche di Obama - ultima in ordine di tempo quella in fila in una panetteria di Washington - e il suo endorsment ai candidati democratici della tornata elettorale d'autunno che rinnoverà Camera e Senato e nominerà nuovi Governatori.

Nel tweet che accompagna il sostegno ai candidati, Obama non risparmia una stoccata al suo successore, augurandosi che i politici democratici in lizza possano "recuperare la nostra reputazione nel mondo".

E il gradimento del tycoon sarà il vero ago della bilancia delle elezioni, insieme agli sviluppi del Russiagate e al possibile coinvolgimento diretto di Trump nel caso.

E l'operato di The Donald non è in discussione solo per i democratici, perché secondo i sondaggi anche tra le fila repubblicane il gradimento e la fiducia verso l'attuale presidente in carica sono in discesa.

Intanto, sul fronte dem è stata archiviata la sconfitta di Hillary Clinton e ci si prepara a scegliere il candidato interno alle prossime presidenziali tra figure come l'ex vice Joe Biden, la senatrice liberal del Massachusetts Elizabeth Warren, il governatore Andrew Cuomo e il sindaco texano Julian Castro. O magari lo stesso Barack Obama.

(Unioneonline/b.m.)
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