Contenere l'espansione militare di Pechino e l'aggressività di Mosca: sono questi i nuovi obiettivi della Nato, secondo i leader che si sono incontrati oggi a Bruxelles.

"Abbiamo due nuove sfide, Russia e Cina": ha detto il presidente Usa Joe Biden, giunto in Belgio dopo dopo il G7 in Cornovaglia.

Il capo di Stato americano ha cercato di compattare le posizioni dei Paesi del Patto atlantico su un'idea di Alleanza delle democrazie che sia alternativa ai regimi autoritari, come quello di Pechino, che "perseguono politiche coercitive e non condividono i valori democratici e il rispetto dei diritti".

A preoccupare in particolare è l'espansionismo cinese in Africa, lo sviluppo del suo arsenale nucleare e "i cyber-attacchi sempre più frequenti".

L’atteggiamento di Pechino preoccupa gli alleati anche per la sua sempre più stretta collaborazione militare con Mosca.

Infine, il summit ha riaffermato "la centralità della Nato" come "l'Alleanza più forte della storia" che, come affermato dal premier Mario Draghi, con il nuovo presidente democratico ha dimostrato un cambio di passo.

Il presidente del Consiglio, preoccupato per la questione migratoria, ha invitato la Nato ad avere un "focus costante" sul Mediterraneo.

Restano irrisolte le tensioni con Recep Tayyp Erdogan, definito un “dittatore”: il presidente turco e Draghi si sono incrociati, ma non hanno organizzato alcun bilaterale chiarificatore a margine del summit.

In programma domani il vertice Usa-Unione europea: al centro del dibattito la ricerca di soluzioni alla guerra dei dazi, retaggio dell'era trumpiana, e una strategia comune per la lotta ai cambiamenti climatici.   

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata