Tensione sempre altissima in Francia, dove nel pomeriggio si sono svolti i funerali di Nahel, il 17enne di Nanterre la cui morte - per mano di un poliziotto - ha infiammato il paese provocando una vera e propria guerriglia nelle banlieues.

Tensione e commozione alla moschea, in migliaia hanno chiesto "giustizia per Nahel" ma non ci sono stati incidenti.

Si va però verso una quinta notte di scontri: ancora 45.000 poliziotti schierati con rinforzi "enormi" annunciati dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin per le due città più a rischio nelle ultime ore, Lione e Marsiglia. Blindati, elicotteri, reparti speciali della GIGN: a Marsiglia e Lione, le due città che la notte tra venerdì e sabato hanno più sofferto per la violenza degli incidenti, hanno visto affluire una quantità senza precedenti di rinforzi.

Macron, che vuole «restare in Francia nei prossimi giorni», ha rinviato la visita di stato in Germania che era in programma da domani.

In tanti invocano il coprifuoco, ma l’Eliseo ha deciso di non disporre una misura così drastica.

E se a Parigi e nell'Ile-de-France si conta sul trend che ieri ha fatto registrare una serata relativamente più calma della precedente, Lione ha visto nelle ultime 48 ore violenze "senza precedenti", come hanno ripetuto le autorità locali. A Marsiglia la battaglia nel centro della città e al vecchio porto ha infuriato per ore, con centinaia di incendi, metropolitane, tram e autobus sono già fermi. Tanto che il Comune ha chiesto ai gestori dei monopattini e delle bici a noleggio di togliere tutto dalle strade per evitare che venga appiccato il fuoco. Un aereo da ricognizione sorvolerà la città per tutta la notte indicando alle forze a terra la localizzazione degli incidenti.

Nelle altre città, nelle banlieue, ma anche nei piccoli centri che speravano di sfuggire all'ondata di rabbia e violenza, si cerca di arginare casseur e black bloc ma il compito appare difficile perché i commando di ragazzi che partono per saccheggiare negozi, appiccare incendi o semplicemente devastare tutto quello che capita a tiro sono difficili da anticipare.

Fra gli episodi che hanno provocato più emozione, l'incendio di una mediateca a Metz la notte scorsa, con i documenti e il materiale informatico andati in fiamme per un danno incalcolabile. L'istituto avrebbe festeggiato l'anno prossimo 30 anni di attività. A Montargis, nel centro del paese (la Loira), sono stati dati alle fiamme tre edifici. In uno di questi, è letteralmente andata in cenere la farmacia della piazza centrale.

Ieri notte oltre 1.300 fermati, sono stati segnalati 1.350 veicoli incendiati, 266 edifici in fiamme o danneggiati gravemente, fra cui 26 municipi e 24 scuole. Minore il numero degli incendi sulle strade (cassonetti e arredo urbano), 2.560. Mentre sono stati 31 gli assalti ai commissariati, 16 quelli ai posti di polizia municipale, 11 a caserme di gendarmeria. Almeno 79 i poliziotti e gendarmi feriti.

Ripetuto anche dai ministri l’appello fatto ieri da Macron alle famiglie, affinché «tengano a casa» i figli minorenni. «I genitori che non se ne interessano e quelli che li lasciano andare in giro la notte pur sapendo dove vanno, rischiano 2 anni di carcere e 30.000 euro di multa. Non spetta allo Stato educare i bambini, lo Stato può aiutare i genitori ma non può sostituirsi a loro».

Il corpo del giovane Nahel, in una cassa bianca, è stato intanto sepolto nel cimitero del Mont-Valérien davanti a qualche centinaio tra familiari, amici e coetanei di Nanterre. Per l'ultimo saluto c'erano la nonna e la mamma, che lo ha cresciuto da solo e che ultimamente lo aveva visto, come molti suoi amici in banlieue, abbandonare la scuola e cominciare a guadagnare i primi soldi come "rider", dedicandosi nel tempo libero al rap e alle moto. E alla sua passione sportiva per il rugby.

(Unioneonline/L)

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