A oltre due mesi e mezzo dall’inizio della guerra in Ucraina arriva il primo contatto tra Washington e Mosca. Una telefonata di circa un’ora tra i ministri della Difesa Austin e Shoigu, voluta dal Pentagono.

Gli Usa hanno chiesto un “rapido cessate il fuoco” e sottolineato “l’importanza di preservare i canali di comunicazione” tra i due Paesi che si erano bruscamente interrotti il 24 febbraio. Il colloquio, sottolinea il Pentagono, non ha risolto alcun “problema grave”.

Secondo gli 007 di Kiev intanto Vladimir Putin sarebbe “gravemente malato” di cancro e a Mosca sarebbe in corso un golpe per rimuoverlo.

FINLANDIA E SVEZIA NELLA NATO – Continua a tenere banco la possibile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Oggi è arrivato il secco no di Erdogan: il leader turco ha detto ai giornalisti che "non vuole che si ripeta lo stesso errore commesso con l'adesione della Grecia", accusando Stoccolma ed Helsinki "di ospitare terroristi del Pkk". Un diniego pesante, quale che sia la reale motivazione, perché per l’ingresso di nuovi partner nell’Alleanza ci vuole l’ok unanime dei Paesi membri.

Le diplomazie sono già al lavoro: Svezia e Finlandia vogliono parlare al più presto con la Turchia per chiarire la posizione di Ankara. Anche l'ammnistrazione Biden sta "lavorando per chiarire" la contrarietà della Turchia rispetto all'adesione nella Nato di Finlandia e Svezia. Lo ha detto la portavoce Jen Psaki sottolineando che c'è "ampio consenso" sull'adesione di questi due Paesi. Consenso ribadito oggi anche dal nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

I COMBATTIMENTI – La tenacia della resistenza ucraina sta pagando anche sul fronte nord-orientale. I russi, secondo quanto rivela il New York Times, si stanno ritirando da Kharkiv.

La regione della seconda città del Paese, quasi al confine russo, da giorni è teatro di una controffensiva delle forze di difesa, che sono riuscite a riprendere il controllo di diversi villaggi. I successi adesso appaiono consolidati, tanto che si registra un vero e proprio ritiro dei russi dalla zona. Successi che Kiev legge senza troppi trionfalismi, consapevole che la pressione di Mosca resta e resterà alta.

Sul Mar Nero invece l'Armata di Putin non riesce ancora a chiudere la partita di Mariupol. Lo stato maggiore di Kiev ha riferito di attacchi aerei e di artiglieria continui sull'acciaieria di Azovstal, ormai senza civili, e dove contro tutte le previsioni continuano a resistere i combattenti del Battaglione Azov. I raid russi sono condotti con "velivoli progettati per colpire obiettivi strategici" e sono destinati ad aumentare nel prossimo futuro", ha stimato l'esercito ucraino. Le truppe potrebbero tentare di avviare anche un assalto da terra.

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La giornata di ora in ora:

007 Kiev: “Putin gravemente malato di cancro”

Il presidente Vladimir Putin è gravemente malato di cancro e in Russia è già in corso un golpe per rimuoverlo. E' quanto ha sostenuto il capo degli 007 ucraini, il generale maggiore Kyrylo Budanov, in un'intervista a Sky News, senza però fornire alcun dettaglio o prova delle sue affermazioni.

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Biden: “Porta della Nato aperta per Svezia e Finlandia”

Il presidente americano Joe Biden ha assicurato alla premier svedese, Magdalena Andersson, e al presidente finlandese, Sauli Niinisto, il suo sostegno alla politica della porta aperta della Nato e al diritto di Finlandia e Svezia di decidere il proprio futuro, la propria politica estera e le proprie disposizioni in materia di sicurezza". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata tra i tre leader.

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Pentagono chiama Mosca: “Subito cessate il fuoco”

Il ministro della Difesa Usa Austin ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Shoigu chiedendo un rapido cessate il fuoco e sottolineando l'importanza di preservare canali di comunicazione. Si tratta della prima chiamata dall'inizio della guerra. Il colloquio non ha risolto alcun "problema grave", afferma il Dipartimento della difesa americano.

La telefonata è durata circa un'ora ed è stata richiesta dal capo del Pentagono. "I due leader hanno avuto modo di parlare" e Austin ha espresso "l'interesse a mantenere la linea di comunicazione" aperta, spiega un funzionario del Pentagono.

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La Finlandia: “Potremo fare a meno dell’elettricità russa”

L'operatore della rete elettrica finlandese ha assicurato di poter fare a meno delle importazioni di energia dalla Russia, sospese da domani per bollette non pagate in una fase di tensione con Mosca per i piani di Helsinki di aderire alla Nato. "Eravamo preparati per questo e non sarà difficile. Possiamo gestire un po' più di importazioni dalla Svezia e dalla Norvegia", ha detto all'AFP Timo Kaukonen, un responsabile delle operazioni per Fingrid.

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Mosca sospende fornitura elettricità alla Finlandia

La Russia da domani sospenderà le forniture di elettricità alla Finlandia. Lo ha annunciato la compagnia che eroga il servizio.

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Nato, Biden chiama leader di Finlandia e Svezia

Il presidente americano Joe Biden ha parlato oggi con il premier svedese e il presidente finlandese. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

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Di Maio: “Italia sostiene con forza Finlandia e Svezia nella Nato”

L'Italia sostiene con forza l'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Siamo ben lieti di accoglierli nell'Alleanza, un'Alleanza che ha garantito la pace per decenni", ha aggiunto il titolare della Farnesina parlando a margine del G7 in Germania.

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Ue: “Armi a Kiev fino a quando ci sarà richiesto”

"Continueremo a supportare militarmente l'Ucraina finché sarà necessario" e sarà "richiesto" da Kiev. Lo ha detto un alto funzionario Ue soffermandosi sul finanziamento di ulteriori 500 milioni di euro da parte di Bruxelles nell'ambito dell'European Peace Facility. "Sappiamo che la Russia si sta concentrando sul Donbass ma altre aree possono essere oggetto" dell'offensiva russa: "Non solo il Mar Nero ma anche la Transnistria", spiegano le stesse fonti. "Non sappiamo quanto durerà il conflitto ma la sfida è chi per prima tra Russia e Ucraina avrà difficoltà a reperire munizioni, armi, equipaggiamenti", si spiega.

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Svezia e Finlandia parleranno con Turchia dell’adesione alla Nato

Svezia e Finlandia vogliono discutere con la Turchia della loro adesione all'Alleanza Atlantica domani a Berlino, in occasione della riunione informale dei Ministri degli Esteri della Nato. Lo rendono noto i ministri degli Esteri dei due Paesi. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito "un errore" l'ingresso di Finlandia e Svezia nell'Alleanza, per il quale è necessaria l'unanimità dei paesi membri.

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Kiev accusa la Russia: “Ha deportato 210mila bambini”

La commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, ha affermato che più di 210.000 bambini ucraini sono stati deportati contro la loro volontà dai russi. Facevano parte degli 1,2 milioni di ucraini che Kiev afferma siano stati portati via dal loro Paese con la forza. Parlando alla tv nazionale, Denisova ha affermato che "quando i nostri figli vengono deportati, si distrugge l'identità nazionale e si priva il nostro Paese del futuro". Denisova non ha fornito prove a sostegno di queste cifre: per il Guardian non è stato possibile verificarle in modo indipendente.

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Mosca sconsiglia ai russi di recarsi nel Regno Unito

La Russia sconsiglia ai propri concittadini di recarsi nel Regno Unito. Lo annuncia il ministero degli Esteri di Mosca.

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Erdogan contrario all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato

L'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarebbe un "errore" come quello dell'ingresso della Grecia nell'Alleanza Atlantica: lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco ha detto ai giornalisti che "non vuole che si ripeta lo stesso errore commesso con l'adesione della Grecia", accusando Stoccolma ed Helsinki "di ospitare terroristi del Pkk", il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. "Non abbiamo un'opinione positiva", ha insistito Erdogan.

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Putin presiede consiglio di sicurezza su allargamento Nato

Il presidente russo Vladimir Putin e i membri del Consiglio di sicurezza russo hanno discusso dell'operazione militare in Ucraina e delle potenziali minacce poste dalla decisione di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Interfax.

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Ore 12.45 – Kiev al G7: “Sequestrare asset russi per la ricostruzione”

Kiev chiede al G7 di sequestrare gli asset russi e di utilizzarli per la ricostruzione dell'Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. 

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Ucraina, la Russia alla Serbia: “Non aderite alle sanzioni”

L'auspicio che la Serbia, sottoposta a forti pressioni, non cambi la sua posizione contraria alle sanzioni alla Russia è stato espresso dall'ambasciatore russo a Belgrado Aleksandr Bocan-Harcenko. Citato dai media serbi, il diplomatico ha detto che "le sanzioni non sono un passo amichevole, in particolare sanzioni di tali dimensioni".

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Cremlino: “Ad ora è impossibile un incontro Putin-Zelensky”

"Non c'è alcun progresso nella stesura di un possibile documento che Putin e Zelensky possano firmare. La Russia non è contraria ad un incontro tra i due presidenti ma è impossibile tenerlo senza adeguata preparazione". Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. 

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Oltre 1.500 ettari di foresta in fiamme a Kherson

Oltre 1.500 ettari di foresta bruciano in queste ore nella regione ucraina di Kherson, nel sud dell’Ucraina, occupata dai russi, mentre proseguono i combattimenti al confine con le regioni di Mykolaiv e Dnipropetrovsk. Lo riporta la Ukayinska Pravda.

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Lavrov: “Ue diventata aggressiva, dubbi che l’ingresso di Kiev sia innocuo”

"Questa è una questione di relazioni tra Kiev e l'Ue. Però ci sono forti dubbi sul fatto che questo desiderio da parte di Kiev sia innocuo". Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riporta Interfax, parlando a Dushanbe, in Tagikistan, in merito alle aspirazioni dell'Ucraina di entrare nell'Ue. "L'Ue - ha aggiunto - si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo". 

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Kiev: 26.900 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono almeno 26.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 79 giorni di conflitto si registrano anche 200 caccia, 162 elicotteri e 405 droni abbattuti.

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"Russi si stanno ritirando da Kharkiv”

Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, dove sta perdendo terreno. Lo scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali, evidenziando come si tratti della seconda maggior battuta d'arresto russa dal ritiro da Kiev

del mese scorso. Secondo i funzionari, il Cremlino dovrebbe probabilmente reindirizzare le truppe verso sud-est, dove starebbe rafforzando la propria presenza a Izium, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass.

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Borrell: “Da Ue altri 500 milioni per armi pesanti in Ucraina”

“L'Ue darà un contributo ulteriore di 500 milioni di euro all'Ucraina per finanziare l'acquisto di armi”. Lo ha detto l'Alto commissario per la politica estera Ue Josep Borrell al G7. "In tutto l'Ue contribuirà così con 2 miliardi di euro", ha aggiunto precisando che il denaro servirà per comprare "tank, munizioni, blindati, artiglieria pesante, tutto quello che serve per combattere questa guerra".

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Ancora attacchi su Azovstal, con artiglieria e aerei

Proseguono gli attacchi aerei sull'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo fa sapere lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell'ultimo aggiornamento operativo pubblicato su Facebook. I russi hanno "continuato a lanciare colpi di artiglieria e attacchi aerei su Mariupol, concentrando i loro sforzi sul blocco delle unità delle nostre truppe vicino allo stabilimento Azovstal", scrive lo Stato maggiore di Kiev, precisando che "per stabilire il pieno controllo della città e sopprimere la resistenza dei difensori ucraini" Mosca usa velivoli progettati per colpire obiettivi strategici. Secondo lo Stato maggiore, il fuoco russo "dovrebbe aumentare nel prossimo futuro".

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Kiev, distrutti 38.000 edifici residenziali, 220.000 sfollati

Oltre 220.000 cittadini ucraini hanno bisogno di un alloggio poiché l'esercito russo ha distrutto quasi 38.000 edifici residenziali nel Paese dall'inizio dell'invasione: lo ha reso noto su Telegram il commissario per i diritti umani nel Parlamento di Kiev, Lyudmila Denisova, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform. Denisova ha annunciato inoltre di aver firmato un memorandum di cooperazione con l'associazione internazionale ATA, volto a fornire alloggi temporanei ai cittadini che hanno perso la casa a causa della guerra.

(Unioneonline)

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