Kiev: “Armi al fosforo a Mariupol e Zaporizhzhia”. Zelensky: “Stop al gas unico modo per fermare i russi”
Infuria la battaglia nel Donbass, Zelensky denuncia “torture, fosse comuni e bimbi stuprati” nelle aree liberate
E’ iniziata nel Donbass la battaglia “decisiva” per le sorti della guerra Ucraina. Volodymyr Zelensky si dice molto preoccupato “per un possibile attacco con armi chimiche nella nuova fase del terrore". E proprio oggi Kiev denuncia l’utilizzo di armi al fosforo a Mariupol e Zaporizhzhia.
Gli spostamenti delle truppe di Mosca si concentrano nelle immediate vicinanze dei confini orientali ucraini. “Vi sono segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea – sottolinea il report dello Stato maggiore delle forze armate di Kiev - nelle aree di Melitopol e Ilovaisk. È probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol (dove secondo il sindaco si contano 21mila vittime civili, ndr), catturare Popasna e condurre un'offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk”.
Il presidente ucraino è tornato a denunciare i crimini di guerra russi scoperti nelle aree liberate. “Quasi ogni giorno vengono trovate nuove fosse comuni: migliaia di vittime, centinaia di brutali torture. Corpi legati e mutilati, centinaia di stupri tra cui ragazze minorenni e bambini molto piccoli, persino neonati”. In un intervento al Parlamento lituano ha detto che lo stop al petrolio e al gas russo è l’unico modo per fermare la guerra di Putin e ha chiesto all’Unione europea di “fissare scadenze specifiche per ciascuno stato dell'Ue”. “Non possiamo aspettare il decimo o ventesimo pacchetto di sanzioni”, ha aggiunto.
Vladimir Putin oggi ha parlato ai lavoratori del Cosmodromo di Vostochny, dove si è recato in visita: “Il nobile obiettivo di proteggere il Donbass verrà raggiunto, non ci sono dubbi”, ha detto, parlando di un’operazione militare “inevitabile” per “salvare le persone e lavorare per assicurare la sicurezza della Russia”.
La giornata di ora in ora:
Arrestato deputato dell'opposizione filo russa
E' stato arrestato con un'operazione speciale dell'intelligence ucraina Viktor Medvedchuck, deputato dell'opposizione filorussa “Piattaforma di opposizione per la vita”. Lo ha annunciato su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky postando una foto di Medvedchuck ammanettato che indossa l'uniforme delle forze armate ucraine.
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Forniti a Kiev mezzi di protezione dalle armi chimiche
"Abbiamo fornito all'Ucraina equipaggiamenti di protezione dalle armi chimiche". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price in un punto con la stampa senza fornire un elenco preciso di che cosa gli Stati Uniti abbiano inviato agli ucraini ma presumibilmente si tratta di maschere anti-gas, tute e altre attrezzature di questo tipo.
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Macron: “Putin ha detto che non si fermerà, vuole vincere”
Vladimir Putin ha "deciso che non si fermerà" perché "ha bisogno di una vittoria militare", anche se ha "preso atto che l'Ucraina non si sottometterà". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista al settimanale Le Point, secondo il quale Mariupol rappresenta per il presidente russo "forse un'ossessione perché è un simbolo dell'Ucraina che si oppone a lui". "Credo molto poco alla nostra capacità collettiva di metterlo attorno a un tavolo di negoziati a breve termine", ha aggiunto.
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Caritas di Mariupol: “Due nostre operatrici deportate in Russia”
"Due nostre lavoratrici sono state forzatamente portate in Russia". Lo ha rivelato il direttore della Caritas di Mariupol, Fr. Rostyslav Spryniuk, in un'intervista a Tv2000. Le due donne si trovavano nella sede della Caritas Ucraina di Mariupol in cui sono morte sette persone (due erano operatori della Caritas Ucraina che si erano rifugiati lì con i famigliari) sotto i colpi di un carro armato russo. "Sono state portate con la forza in Russia - ribadisce il direttore - I soldati russi la chiamano 'evacuazione volontaria' ma quando l'evacuazione è sotto la minaccia delle mitragliatrici non si può chiamare 'volontaria'".
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Di Maio: “Negare atrocità è dare linfa alla propaganda russa”
"La guerra esiste, bisogna evitare ogni forma di negazionismo. Chi chiude gli occhi davanti ai morti reali, alla distruzione che sta avvenendo in Ucraina fa solo finta di non vedere le atrocità commesse dall'esercito russo e dà linfa alla propaganda russa che spinge Putin ad andare avanti con questa guerra assurda". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
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A Mariupol “21mila civili uccisi”
Sono circa 21 mila, secondo le ultime stime, i civili uccisi dai russi a Mariupol. Lo ha affermato il sindaco Vadym Boichenko in tv, secondo quanto riporta il Guardian.
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Kiev: "Negoziati difficili ma continuano”
I negoziati con la Russia sono "estremamente difficili" ma continuano "online nei sottogruppi di lavoro". Lo ha detto capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak, riporta Unian.
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Kiev: “Armi al fosforo anche a Zaporizhzhia”
"Gli occupanti russi continuano a commettere crimini di guerra bombardando edifici residenziali in insediamenti pacifici, anche con munizioni proibite. La notte del 12 aprile, il villaggio di Novoyakovlivka", nella regione di Zaporizhzhia, "è stato bombardato con bombe al fosforo. A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessuno è rimasto ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate". Lo affermano le autorità locali, citate da Ukrinform. Nelle scorse ore, un sospetto attacco con le stesse armi proibite era stato denunciato a Mariupol.
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Zelensky ringrazia la Lituania per lo stop al gas russo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ringrazia il "popolo della Lituania, il primo ad abbandonare l'energia russa adesso, quando è davvero necessario". In un post su Telegram, Zelensky ha espresso un ringraziamento anche al presidente lituano Gitanas Nauseda per "l'importante decisione, per essere stati i primi a darci un aiuto reale, a darci armi, missili stinger e altro ancora. È stata una manifestazione storica di leadership".
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Putin: “Bucha un fake, ho le prove”
I massacri di Bucha sono un “fake”. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko "mi ha anche dato alcuni documenti oggi. Documenti che sono stati anche forniti" ai servizi segreti della Russia, "Fsb: intercettazioni su come e chi è giunto in quella comunità, usando quali mezzi di trasporto, per creare le condizioni per l'organizzazione di queste provocazioni e un'operazione sotto falsa bandiera", ha detto Putin.
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"A Bucha i corpi di 403 civili”
A Bucha sono stati trovati finora 403 corpi di civili uccisi dalle truppe russe nei giorni dell'occupazione ma il numero crescerà ancora. Lo ha detto il sindaco della città Anatoliy Fedoruk, riporta il Guardian, nel corso di un briefing spiegando che è troppo presto perché i residenti fuggiti tornino nelle loro case.
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Putin: “Tattiche decise per azione forte nel Donbass”
Le tattiche dell' "operazione militare speciale" in Ucraina sono state decise in base alla necessità di un'azione vigorosa nel Donbass. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa spiegando che "le operazioni in alcune regioni dell'Ucraina perseguivano l'obiettivo di bloccare le forze nemiche, effettuare un attacco, distruggere le infrastrutture militari e creare le condizioni per un'azione più vigorosa nel Donbass". L'obiettivo dell'operazione, ha aggiunto Putin, è di "fornire assistenza alle persone nel Donbass, che sentono i loro legami inseparabili con la Russia e che sono state esposte al genocidio per otto anni".
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Putin: “Bielorussia luogo ideale per i negoziati”
"I colloqui con l'Ucraina sono cominciati in buona parte grazie a Lukashenko. La Bielorussia è il posto perfetto per i negoziati". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, a margine della visita al Cosmodromo di Vostochny insieme all'omologo bielorusso Alexander Lukashenko.
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Putin: “In Ucraina una tragedia ma non avevamo scelta”
"Quello che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, a margine della visita al Cosmodromo di Vostochny insieme all'omologo bielorusso Alexander Lukashenko.
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Kiev: “Famiglia uccisa mentre fuggiva in auto”
Quasi tutti i componenti di una famiglia sono stati uccisi nella propria auto dai soldati russi mentre cercavano di fuggire da un villaggio occupato vicino a Kiev. L'episodio, accaduto a metà marzo, è stato denunciato ora dopo il ritrovamento dell'auto e dei corpi dal capo della polizia regionale di Kiev Andriy Nebitov, che su Facebook pubblica le immagini dell'auto crivellata di colpi e un video in cui si vedono anche dei cadaveri. "Gli occupanti hanno sparato a una famiglia con un BMP (un veicolo da combattimento corazzato, ndr.). Un bambino di 2 anni, un adolescente e 3 donne sono stati uccisi", scrive Nebitov.
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In Ucraina creato un elenco di 100 traditori
"L'Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l'ONG HONEST Movement hanno inserito nel registro dei traditori le prime 100 persone, tra cui 13 media". Lo annuncia su Fb il Consiglio nazionale per le trasmissioni tv e radio, ripreso da Ukrinform. Tra i 100 'traditori', ci sono "73 sono politici, 13 funzionari delle forze dell'ordine, 13 media e un giudice". Il registro contiene dati sui 'collaborazionisti' di 14 regioni dell'Ucraina. Secondo Ukrinform, sono già stati aperti "637 casi di tradimento e collaborazionismo in Ucraina".
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Lukashenko: “Noi sempre con Mosca”
"La Bielorussia resterà sempre al fianco della Russia, in qualsiasi modo evolva la situazione". Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko che ha incontrato Vladimir Putin a Blagoveshchensk, nella Russia orientale. Minsk "è determinata a rafforzare l'unità con la Russia", ha aggiunto citato dalla Tass.
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“Borodyanka scomparirà”
"Borodyanka e tutti i suoi 22 villaggi sono stati quasi completamente distrutta dalla guerra. Dopo Mariupol, si tratta della città più danneggiata di tutta l'Ucraina. Questa città scomparirà se l'Europa non ci aiuterà con dei fondi per la ricostruzione". Così Halina Yerko, deputata ucraina e figlia del sindaco di Borodyanka, Georgiy Nikolayevich.
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Zelensky: “Fissare scadenze per lo stop al gas e al petrolio russo”
"Non possiamo aspettare lo sviluppo del settimo o dell'ottavo o del nono, decimo, ventesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per prendere decisioni davvero potenti", ha detto Zelensky al Parlamento lituano chiedndo di "fissare scadenze specifiche per ciascuno stato dell'Ue al fine di abbandonare efficacemente o almeno limitare in modo significativo il consumo di gas, petrolio, eccetera".
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Colonna di veicoli russi verso il Donbass
La Cnn ha localizzato vicino a Matveev Kurgan, un insediamento nella regione russa di Rostov, vicino al confine con l'Ucraina, la posizione di una lunga colonna di veicoli militari russi immortalati in un video circolato ieri sui social media. I veicoli appaiono diretti a nord-ovest in direzione della regione del Donbass, dove è previsto un intensificarsi dei combattimenti.
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Zelensky: “Ci vuole lo stop al gas russo”
"Se si discute seriamente del petrolio solo per il sesto pacchetto di sanzioni, il mondo non si rende conto a quale guerra si sta preparando la Russia. Se non c'è ancora una definizione chiara sul gas russo, allora non ci può essere certezza che l'Europa abbia una volontà comune per fermare i crimini militari russi per costringere la Russia alla pace". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento al parlamento lituano, secondo quanto riportano i media ucraini.
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Zelensky: “Torture, stupri su minori e fosse comuni”
"Nelle aree occupate liberate dell'Ucraina il lavoro continua per registrare e indagare sui crimini di guerra commessi dalla Russia. Quasi ogni giorno vengono trovate nuove fosse comuni. Migliaia di vittime, centinaia di casi di brutali torture. Si trovano ancora cadaveri nei tombini e negli scantinati. Corpi legati e mutilati. Centinaia di orfani, almeno centinaia di bambini, sono stati denunciati centinaia di stupri, tra cui ragazze minorenni e bambini molto piccoli e persino neonati". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Parlamento lituano, secondo quanto riporta Ukrinform.
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Putin: “Azione per la sicurezza, non avevamo scelta”
"Quello che stiamo facendo è aiutare le persone, salvare le persone, da una parte, e dall'altra stiamo lavorando per assicurare la sicurezza della Russia". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando dell'operazione condotta da Mosca in Ucraina al Cosmodromo di Vostochny, secondo quanto riporta Interfax. "Ovviamente non avevamo scelta, questa è la decisione giusta", ha aggiunto.
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Putin: “Obiettivo Donbass sarà raggiunto”
Il presidente russo Vladimir Putin non ha dubbi sul fatto che il "nobile" obiettivo di proteggere il Donbass verrà raggiunto. "Questo è quello che accadrà. Non ci sono dubbi. Gli obiettivi sono perfettamente chiari e sono nobili", ha sottolineato Putin parlando ai lavoratori dell'industria spaziale al Cosmodromo di Vostochny. "Il principale obiettivo è aiutare le persone nel Donbass, le persone del Donbass, che noi abbiamo riconosciuto, e lo dovevamo fare perché le autorità di Kiev, incoraggiate dall'Occidente, si rifiutavano di attuare gli accordi di Minsk per una risoluzione pacifica dei problemi del Donbass", ha aggiunto.
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“Possibile uso armi al fosforo a Mariupol”
A Mariupol potrebbero essere state usate "munizioni al fosforo". Lo ha detto il vice ministro della difesa ucraina Hanna Malyar, secondo quanto riportano i media internazionali, spiegando che i dati preliminari suggeriscono che si tratti di armi al fosforo, ma precisando che però le verifiche sono ancora in corso. "C'è una teoria secondo cui potrebbero essere munizioni al fosforo", ha detto Malyar in un'intervista televisiva. "Più tardi seguiranno informazioni ufficiali", ha aggiunto.
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Onu: “Da inizio guerra morti 1.842 civili”
"L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha registrato 1.842 morti e 2.493 feriti tra i civili in Ucraina, per un totale di 4.335 vittime". Lo afferma il rapporto quotidiano dell'OHCHR, ripreso da Ukrinform. Tra le vittime ci sarebbero "474 uomini, 301 donne, 28 ragazze e 50 ragazzi, oltre a 70 bambini e 919 adulti di cui non si conosce il sesso".
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Kiev: “Finti profughi russi infiltrano il corridoio umanitario”
"Nella regione di Mykolaiv alcuni soldati russi in abiti civili, a bordo di tre auto, hanno cercato di infiltrarsi tra le posizione ucraine utilizzando i corridoi umanitari". Lo riporta il bollettino ufficiale del Comando operativo meridionale dell'Esercito Ucraino a Mykolaiv, nel sud del Paese. "Gli uomini sotto copertura sono arrivati fino alle nostre posizioni ma sono stati individuati, cinque di loro sono stati neutralizzati", spiegano i militari di Kiev.
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Distrutto dai russi il centro Caritas di Mariupol, 7 vittime
È stata distrutta la sede della Caritas Ucraina di Mariupol e ci sono vittime. A dare la notizia è stata la stessa Caritas Ucraina su Twitter. L'edificio è stato colpito da un carro armato russo. In quel momento, c'erano persone che si nascondevano nel centro dai bombardamenti e cercavano un posto sicuro. Sette persone sono morte, tra cui due dello staff.
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Kiev, il bilancio dei bambini morti sale a 186
Sale a 186 il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo fa sapere l'ufficio del Procuratore Generale. Nel complesso i bambini rimasti vittime della guerra sono 530, di cui 186 morti e 344 feriti.
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“Su Mariupol drone russo con sostanze tossiche”
I russi hanno fatto cadere un drone contenente sostanze tossiche sulla città di Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Lo ha detto la parlamentare ucraina e capo del comitato parlamentare sull'integrazione dell'Ucraina Ivanna Klympush, secondo quanto riporta il Guardian, spiegando che "molto probabilmente" le sostanze sconosciute erano armi chimiche.
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Kiev, concordati per oggi 9 corridoi umanitari
Anche oggi 9 corridoi umanitari sono stati concordarti in Ucraina per evacuare i civili. Lo fa sapere il vice primo ministro Iryna Vereshchuk su Telegram. Il corridoio dalla città assediata di ️Mariupol a Zaporizhzhia funziona solo per chi parte con mezzi propri. Anche l'evacuazione dalle città della regione di Zaporizhzhia, viene precisato, avverrà con mezzi propri.
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Il sindaco di Mariupol: “Qui morti oltre 10mila civili”
Oltre 10mila civili sono morti nella città portuale ucraina di Mariupol. Lo ha detto il sindaco della città Vadym Boychenko all'Associated Press, secondo quanto riportano i media internazionali. Per il primo cittadino il bilancio delle vittime potrebbe arrivare a superare i 20mila, in una città da settimane sotto attacco e dove lo scarseggiare di cibo e forniture ha lasciato molti corpi sulle strade. Boychenko ha anche accusato le forze russe di aver bloccato per settimane i convogli umanitari che cercavano di entrare in città.
(Unioneonline)