Tragico incidente aereo in Kazakistan. Il velivolo della compagnia Bek Air è precipitato questa mattina poco dopo il decollo da Almaty, principale città del Paese.

A bordo viaggiavano cento persone, 95 passeggeri e cinque membri dell'equipaggio. Ci sono dei sopravvissuti: il bilancio, provvisorio, è di almeno 12 morti (8 sul colpo, due in aeroporto e altri due in ospedale), una cinquantina di feriti, alcuni delle quali in condizioni gravissime.

Poteva andare molto peggio. L'esperto di aviazione Geoffrey Thomas ha spiegato che se i serbatoi dell'aereo fossero esplosi dopo l'impatto difficilmente ci sarebbero stati così tanti sopravvissuti: "L'assenza di fiamme fa una grande differenza, assieme alla tenuta della fusoliera. Sono sorpreso che non sia scoppiato un incendio, questo forse è dipeso dal fatto che i serbatoi e le ali sono rimasti intatti", ha spiegato.

(Ansa)
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L'aereo, diretto alla capitale Nur-Sultan, ha perso altitudine subito dopo il decollo, alle 7.22 ora locale (2.22 in Italia), prima di colpire una barriera di cemento e schiantarsi contro un edificio a due piani.

Il velivolo è un Fokker-100, aereo di medie dimensioni con doppia turboventola. Tutti i voli della Bek Air e di Fokker-100 in Kazakistan saranno sospesi in attesa che le indagini facciano luce sull'incidente, hanno fatto sapere le autorità locali.

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Il presidente kazako Kassym Jomart Tokayev si è impegnato a risarcire i familiari delle vittime. "I responsabili saranno puniti severamente secondo le leggi", ha rimarcato, annunciando che una commissione governativa aprirà un'inchiesta per far luce sull'incidente.

Dichiarato per domani il lutto nazionale.

(Unioneonline/L)
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