Boris Johnson è stato testato di nuovo al coronavirus in ospedale, prima di essere dimesso ieri e trasferito nella residenza governativa britannica di campagna di Chequers, dove si trova con la compagna incinta di sei mesi, ed è ora "negativo".

Lo ha precisato un portavoce di Downing Street ai giornalisti nell'ultimo aggiornamento odierno sulle condizioni del premier Tory, confermando che ora BoJo è a riposo. "Mi hanno detto che è una pratica standard testare" chi sta per essere dimesso, ha detto il portavoce rispondendo a una domanda al riguardo, "e i risultati sono stati negativi".

Il primo ministro in un videomessaggio diffuso dal suo servizio media dopo le dimissioni ha ringraziato il personale del servizio sanitario nazionale per averlo salvato: "Su questo non c'è dubbio, l'Nhs mi ha salvato la vita. Batteremo il coronavirus e lo batteremo insieme".

"Ci sono stati giorni in cui non si sapeva se mi sarei potuto salvare - ha ammesso - e ringrazio in particolare due infermieri che sono rimasti accanto al mio letto per 48 ore durante le quali le cose sarebbero potute andare in un modo o nell'altro: una è neozelandese e si chiama Jenny, l'altro un portoghese di nome Luis".

Poi ha lanciato un messaggio ai britannici: "Gli sforzi di milioni di persone in questo Paese per rimanere a casa valgono la pena".

Intanto il governo sta discutendo la revisione delle misure restrittive, giovedì dovrebbero essere annunciati alcuni cambiamenti e alcuni limiti potrebbero essere allentati. "Solo se lo consentirà il comitato scientifico", ha precisato Downing Street.

(Unioneonline/L)
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