Si è ritirata per un tweet Amena Khan, modella di trent'anni inglese, di religione musulmana, scelta da L'Oréal come testimonial di una pubblicità.

Il volto della Khan, contornato da uno hijab, era stato selezionato (in modo, si è detto, "rivoluzionario") per la campagna di una nuova linea di shampoo.

Ma pochi giorni dopo, un sito di destra americano, "The Daily Caller", ha scavato nel passato della modella e scoperto un vecchio tweet del 2014, nel quale la donna definiva Israele uno "Stato terrorista": "Per secoli arabi, ebrei e cristiani hanno vissuto pacificamente gli uni accanto agli altri in Palestina. Fino alla creazione di Israele - aveva scritto -. Cameron (l'allora premier inglese, ndr.) parla di porre fine al terrorismo eppure è complice nella fornitura di armi a uno Stato terrorista. Ha offerto un 'sostegno convinto' a un genocidio".

"Sono profondamente dispiaciuta per il contenuto dei tweet che ho scritto nel 2014 e per la rabbia e il dolore che hanno causato - ha commentato -. Promuovere la diversità è una delle mie passioni, non discrimino nessuno. Con grande rammarico mi ritiro dalla campagna perché il dibattito che adesso la circonda distoglie dai sentimenti positivi e inclusivi che ne erano all’origine".

"Il nostro impegno è verso la tolleranza e il rispetto nei confronti di tutti i popoli - la nota di L'Oréal -. Siamo d’accordo con la decisione di Amena".

(Unioneonline/D)

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