È entrata in vigore in Islanda una normativa che impone a enti pubblici e aziende private con più di 25 dipendenti di assicurare un identico salario a uomini e donne che abbiano la stessa qualifica e lo stesso livello.

La legge prevede multe fino a un massimo a 50mila corone islandesi (circa 450 euro) per ogni caso di violazione dell'obbligo previsto dal provvedimento.

La norma, che entrerà in vigore gradualmente, è stata votata dal governo di Grande coalizione guidata dalla premier Katrin Jakobsdóttir, esponente di Sinistra-Movimento Verde.

Per adeguarsi alla legge istituzioni e imprese più grandi hanno tempo fino al 2020, mentre quelle più piccole fino al 2025.

L'Islanda si trova da nove anni al primo posto della lista dei Paesi più avanzati sui temi della parità di genere stilata dal World Economic Forum.

(Unioneonline/F)
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