Sono libere dopo 17 mesi di carcere le due giornaliste iraniane del “caso Amini”, che avevano denunciato la morte della giovane Mahsa. Fuori dal carcere – dove le attendevano amici e parenti –  di Evin si sono mostrate senza hijab, con il capo scoperto e le mani in segno di vittoria. Le foto, comparse sui social, hanno spinto la magistratura iraniana ad aprire un nuovo caso contro di loro. Il rilascio (temporaneo, fino alla seduta della Corte d’Appello) è avvenuto su cauzione di 100 miliardi di rial, oltre 200mila euro.

Hamedi, 36 anni, fotoreporter del quotidiano riformista Shargh e Mohammadi, 31 anni, reporter del quotidiano riformista Ham-Mihan, sono state condannate a ottobre rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere, ma secondo la legge Hamedi ne sconterà sette e Mohammadi sei.

Erano accusate di «collegamento con uno Stato ostile (gli Stati Uniti)», «raccolta e collusione contro la sicurezza nazionale» e «propaganda contro il sistema».

(Unioneonline/v.f.)

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