74 frustate a un cantante che contestava l’obbligo di tenere il velo imposto alle donne e 74 frustate a una donna che senza velo ha “osato” mostrarsi.

Sono due le punizioni inflitte in Iran in pochi giorni per violazione delle leggi morali e religiose che obbligano le donne a tenere il capo coperto in pubblico.

La prima è stata subita da Roya Heshmati, attivista di 33 anni, che oltre alle frustate è stata anche condannata a un anno di reclusione, il tutto per aver diffuso una sua foto senza hijab. 

La seconda è toccata all’artista pop Mehdi Yarahi, che è anche stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione da un tribunale rivoluzionario perché giudicato colpevole di aver pubblicato una «canzone illegale» intitolata “Roosarito” (Togliti il velo).

A denunciare l’accaduto sono stati l’avvocato dell’artista e la ong che si occupa di diritti umani Hengaw.

(Unioneonline/l.f.)

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