Problemi all'orizzonte per la fornitura del nuovo vaccino anti-Covid della Johnson&Johnson all'Unione Europea.

L'azienda farmaceutica ha infatti comunicato a Bruxelles di avere "problemi di approvvigionamento" che potrebbero appunto complicare i piani per fornire le 55 milioni di dosi auspicate.

Il vaccino di J&J, che richiede una sola dose, dovrebbe essere approvato l'11 marzo dall'Ema, l'agenzia europea del farmaco e l'azienda si è già impegnata a recapitare 200 milioni di dosi all'Unione per il 2021.

Il cronoprogramma, però, sarebbe già in bilico.

Già la scorsa settimana J&J ha dichiarato all'Ue di avere problemi nel reperimento dei componenti del vaccino. Per il colosso Usa, comunque, l'obiettivo non è comunque "impossibile".

Bruxelles, però, rassicura: "Se un'azienda ha un problema" di produzione "non significa che l'intero programma" vaccinale "è in pericolo", ha spiegato il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, rispondendo proprio a una domanda sui possibili ritardi di produzione del vaccino Johnson&Johnson, che sta per essere approvato dall'Ema.

"Non sono preoccupato sul target" di produzione "che abbiamo per il secondo trimestre. Sappiamo che qualcuno farà meglio e qualcuno sarà in ritardo, ma mi impegnerò personalmente in modo ufficiale con Johnson&Johnson dopo l'approvazione dell'Ema", ha aggiunto Breton, assicurando che "l'Ue ha molte vie a disposizione se qualcosa va male".

(Unioneonline/l.f.)
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