Dopo la ferma e unanime condanna a tutti i livelli della società e delle istituzioni, arrivano gli arresti dopo le indagini di Scotland Yard.

Tolleranza zero nei confronti dei tifosi autori di insulti razzisti ai tre giocatori della Nazionale che hanno sbagliato i rigori nella finale di Wembley contro l’Italia.

Domenica sui social sono apparse decine di messaggi oltraggiosi, insulti razzisti e minacce, nei confronti di Marcus Rashford, Bukayo Saka e Jadon Sancho. Il tutto stigmatizzato dal premier Boris Johnson, dal principe William e dalla Federcalcio inglese, oltre che dalla grandissima maggioranza dell’opinione pubblica.

Nel frattempo Scotland Yard ha avviato un’inchiesta ed è riuscita a risalire a cinque persone che si nascondevano dietro a quegli account, tutte arrestate: “Se ne individueremo altre, le fermeremo e dovranno rispondere di capi di imputazione molto seri per le loro azioni vergognose”, ha dichiarato alla Bbc il capo ispettore Mark Roberts.

Il governo intanto ha annunciato un inasprimento delle pene per i razzisti: il Primo ministro ha promesso che a breve verrà approvata una legge in base alla quale scatterà il divieto d'ingresso allo stadio per i tifosi responsabili di abusi online. Un atto concreto per contrastare il razzismo nel mondo del calcio, e non solo, chiedendo anche la collaborazione alle più popolari piattaforme (Facebook, Instagram and Twitter) affinché aiutino gli inquirenti a risalire alle vere identità dei loro utenti. 

(Unioneonline/L)

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