Uno scandalo sanitario di enormi proporzioni sta scuotendo in questi giorni l'India.

Sessanta bambini, di cui 34 neonati, sono morti in un ospedale pubblico dello stato dell'Uttar Pradesh, il Brd Medical College.

Secondo i media le morti sarebbero dovute al taglio dei rifornimenti di ossigeno da parte di un fornitore privato a causa di bollette non pagate.

Ma l'ospedale nega, sostenendo che i decessi siano da ricondurre a encefaliti e non meglio precisati problemi legati al parto dei neonati.

Il caso ha assunto rilevanza nazionale: all'ospedale si è recato il ministro della Sanità, mentre il direttore silurato attacca il governo che a suo dire non ha risposto alle sue richieste di denaro.

Intanto il governatore dello Stato, Yogi Adityanath, ha assicurato che "i colpevoli non saranno risparmiati".

E mentre nel Paese divampa la polemica politica, c'è chi fa notare che la spesa dell'India per la sanità pubblica è pari ad appena l'1% del Pil, tra le più basse del mondo.

(Redazione Online/L)
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