Il Regno Unito si blinda per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19.

Dalla prossima settimana sarà vietato viaggiare all'estero, salvo motivi di lavoro, salute o urgenze varie. I trasgressori rischiano una multa fino a 5mila sterline. Nel Paese era già in vigore un divieto di partire fino al 17 maggio, ora viene esteso fino a fine giugno e sono state introdotte appunto anche delle sanzioni.

L'obiettivo dell'amministrazione Johnson è quello di non perdere i vantaggi ottenuti con la campagna vaccinale, che proprio nelle ultime ore ha sfondato quota 30 milioni di dosi. Chi parte poi torna, è il senso, e magari importa senza saperlo una contagiosa variante del coronavirus.

La pandemia da Covid ha avuto un costo "enorme" e ha rappresentato uno dei periodi "più difficili nella storia" del Regno Unito, ha scritto il premier in un messaggio in occasione del primo anniversario del lockdown numero uno imposto sull'Isola dal 23 marzo 2020, evocando ancora una volta cautela nell'uscita graduale dall'attuale confinamento, il terzo a livello nazionale, che il governo ha fissato secondo un percorso a tappe condizionate comprese fra il 12 aprile e non prima del 21 giugno.

Nel testo Johnson rinnova il suo "sincero cordoglio a tutti coloro che hanno perduto persone amate". E nello stesso tempo esalta "il grande spirito" con cui "la nostra nazione ha affrontato l'anno trascorso": ricordando fra l'altro il ruolo di "infermieri e addetti ai servizi di emergenza, il lavoro per lo sviluppo e la distribuzione dei vaccini" o anche solo il contributo di chi "previene la diffusione del virus restando a casa".

"E' grazie all'aiuto di ogni singola persona - conclude il premier Tory - che sono state salvate delle vite, che l'Nhs (il servizio sanitario nazionale) è stato protetto e che abbiamo avviato un piano di cauto allentamento delle restrizioni una volta per tutte".

(Unioneonline/D)
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