Per tutti i tedeschi che dal 2005 sostengono le politiche di Angela Merkel, l'annuncio della candidatura di Annegret Kramp-Karrenbauer alla guida della Cdu risuona come una garanzia di stabilità e continuità.

Con la benedizione della cancelliera Angela Merkel, che lo scorso gennaio l'ha voluta a capo della segreteria del partito, la 56enne ex governatrice della Saarland, in politica dal 1991 e madre di tre figli, si presenterà al congresso di Amburgo di dicembre come la candidata più forte e più adatta a pacificare le varie correnti della Cdu.

Di tendenze moderate, definita "colomba" dagli altri candidati Friedrich Merz e Jens Spahn, Karrenbauer vanta una solida esperienza politica come governatrice della Saarland e come consigliere di Stato per gli Affari Interni, ma, se dovesse essere eletta, si troverà ad affrontare uno dei momenti più delicati nella storia dei cristiano democratici.

Sul piano degli equilibri di partito dovrà riportare pace tra le varie correnti, provate dalla difficile esperienza della "grande coalizione" di governo; mentre su quello più ampio della politica nazionale, la candidata Karrenbauer dovrà recepire il messaggio inviato dagli elettori alle scorse elezioni, con la fuga di voti verso i Verdi e la pressione delle forze populiste e nazionaliste.

E qualche passo Karrenbauer lo sta già facendo, ad esempio nel riportare i temi ambientalisti - vedi il risparmio energetico, le smart city e la riduzione dei combustibili fossili - al centro del programma cristiano democratico, per riguadagnare consensi e frenare l'ascesa dei Verdi.

(Unioneonline/b.m.)
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