Il Nobel per la Fisica 2025 è stato assegnato agli americani John Clarke, Michel H. Devoret e John M. Martinis per il loro fondamentale contributo alla meccanica quantistica.

Secondo gli accademici svedesi, Clarke, Devoret e Martinis, padri del computer quantistico, hanno avuto il merito di dimostrare la possibilità di riprodurre in un sistema abbastanza grande da stare nel palmo di una mano il comportamento bizzarro della materia nel mondo infinitamente piccolo, interpretato dalle leggi della meccanica quantistica.

In particolare hanno realizzato un sistema elettrico superconduttore in grado di passare da uno stato all'altro utilizzando l'effetto tunnel, come se attraversasse un muro.

Hanno anche dimostrato che il sistema da loro realizzato assorbe ed emette energia in dosi di dimensioni specifiche, proprio come previsto dalla meccanica quantistica.

Gli esperimenti dei tre fisici sono stati fondamentali per comprendere la meccanica quantistica con prove misurabili.

Martinis è stato a capo del progetto di Google che nel 2019 ha segnato la prima quantum supremacy, ossia la dimostrazione che un computer quantistico potesse eseguire un'operazione molto più rapidamente di un computer tradizionale.

CHI SONO – Sebbene due siano europei di nascita, i tre vincitori del Nobel lavorano da molto tempo negli Stati Uniti e due di essi, Michel H. Devoret e John Martinis, lavorano anche per un'azienda privata, il Google Quantum A.I. Lab.

John Clarke, 83 anni, è nato in Gran Bretagna, a Cambridge, nel 1942. E' affiliato all'Università della California a Berkeley, dove è professore di Fisica sperimentale.

Michel H. Devoret, 72 anni, è nato in Francia, a Parigi, è stato professore di Fisica applicata all'Università di Yale e lavora nell'Università della California a Santa Barbara. Attualmente è responsabile scientifico di Google Quantum AI.

John M. Martinis, 67 anni, lavora nell'Università della California a Santa Barbara e dal 2014 lavora per Google Quantum A.I. Lab con il compito di realizzare un computer quantistico a superconduttori.

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