Il deputato conservatore Philip Lee ha annunciato il suo addio al gruppo parlamentare Tory, per unirsi a quello del Liberal democratici. La defezione di Lee, dovuta al suo dissenso nei confronti della strategia del governo per la Brexit, significa che il premier Boris Johnson non dispone più di una maggioranza alla Camera dei Comuni.

La messa in minoranza del governo potrebbe rendersi ancora più evidente stasera, quando l'aula sarà chiamata a pronunciarsi sulla proposta di legge, presentata per le opposizioni dal laburista Hilary Benn, che punta ad impedire la "no deal Brexit".

Nell'ultimo tentativo prima della sessione della Camera dei Comuni che sta per iniziare, Boris Johnson non è infatti riuscito a convincere i deputati conservatori ribelli, pronti a votare con le opposizioni per fermare la Brexit senza accordo, verso la quale il premier sembra ormai lanciato.

La pattuglia di "remainers", convocata a Downing Street, non ha rilasciato dichiarazioni alla fine dell'incontro, ma la stampa britannica riporta alcune indiscrezioni riguardo all'esito della riunione.

I ribelli hanno fatto trapelare di avere ricevuto da Johnson una "spiegazione non convincente" su come si possa raggiungere un accordo con la Ue prima del 31 ottobre. Inoltre, quella che viene ormai definita la "Tory rebel alliance" non ha avuto una "risposta ragionevole" riguardo all'alternativa che il governo intende proporre a Bruxelles per sostituire la contestata clausola del "backstop" per il confine irlandese.

(Unioneonline/v.l.)
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