Anche oggi, nel 22esimo giorno di guerra, arrivano notizie contrastanti sui progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina. È ottimista il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak che in un'intervista ai media polacchi ha detto che “potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezza per trovare un accordo sui punti controversi". "La firma di un accordo di pace porrà fine alla fase acuta del conflitto, ci permetterà di onorare tutti coloro che sono stati uccisi e iniziare la ricostruzione del Paese. Ma dubito che per gli ucraini la guerra finirà lì, non dopo tutto quello che abbiamo passato", aggiunge il consigliere di Zelensky.

Per il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba invece, intervistato dalla Cnn, le delegazioni russa e ucraina “sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale”. "Ci sono una serie di fattori - ha spiegato - che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell'esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l'economia russa. Fattori che hanno costretto Mosca a cambiare leggermente posizione. Non posso definirlo un cambiamento drammatico o serio - ha proseguito Kuleba - ma, date le circostanze, ogni cambiamento nella posizione russa è costruttivo. Perché loro iniziano con degli ultimatum che, se messi insieme, costituiscono una resa unilaterale dell'Ucraina e questo non è accettabile".

Dichiarazioni dirette a smentire, almeno in parte, quanto anticipato dal Financial Times secondo il quale sarebbe stata stilata una bozza d’accordo in 15 punti (QUI I DETTAGLI).

Dalla Turchia, invece, arrivano indiscrezioni su un possibile incontro tra Putin e Zelensky. Proprio Kuleba avrebbe chiesto, secondo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, più Turchia e Germania, siano i “garanti” di un possibile accordo con la Russia. Dal canto proprio, venerdì il presidente americano Joe Biden parlerà con il presidente cinese Xi Jinping.

Proseguono intanto i bombardamenti sulle città ucraine: a Kiev, nel distretto di Darnytskyi, intorno alle 5 di stamattina i resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea hanno colpito un edificio residenziale. Un bambino di due anni è morto e quattro persone sono rimaste ferite a Novy Petrivtsi, nell'oblast di Kiev, a nord della capitale. "Oggi, con l'artiglieria pesante, il nemico ha sparato sugli edifici residenziali nel distretto di Vyshhorod - si legge nel comunicato della polizia della regione di Kiev - Un grattacielo è stato distrutto, le case vicine sono state danneggiate”.

Almeno 21 persone sono morte in seguito ad un bombardamento vicino a Kharkiv, ha riferito la procura della seconda città ucraina, nell'est del Paese.

In merito all’attacco di ieri al teatro di Mariupol che ospitava civili (circa 500 secondo Human Right Watch), “ci sono serie preoccupazioni su quale fosse l'obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti". Dalle immagini satellitari si vedono due scritte "bambini" in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura, a segnalare la presenza di civili. Almeno 130 civili sono usciti vivi dalla struttura bombardata dai russi: “Il rifugio antiaereo vicino al Mariupol Drama Theatre ha resistito”, ha annunciato su Facebook la deputata ucraina Olga Stefanyshyna.

LE VITTIME – Dall’inizio dell’invasione russa, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un messaggio pubblicato attraverso un video su Facebook dopo l’intervento al Congresso americano, almeno 103 bambini sono stati uccisi. Sull’altro fronte, in base a una stima riportata dal New York Times, circa 7mila soldati sono morti in 21 giorni di guerra, quelli feriti sono più di 14mila. 

(Unioneonline/s.s.-D)

L’INTERVENTO DI ZELENSKY AL BUNDESTAG

***

Gli aggiornamenti di ora in ora:

Usa: “Per Mosca non sta andando secondo i piani”

Le "purghe" evocate da Vladimir Putin per i russi che si oppongono alla guerra dimostrano che la

guerra in Ucraina non sta andando come Mosca sperava: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

***

Blinken: “Preoccupati per la Cina”

"Siamo preoccupati dalla possibilità che la Cina possa considerare di aiutare la Russia". Lo afferma il segretario di Stato Antony Blinken. Blinken ha anche sottolineato che “la Russia non sta facendo sforzi significativi" nei negoziati con Kiev.

***

Draghi: “Putin non vuole la pace”

Per il momento nella guerra in Ucraina “il presidente Putin non vuole la pace”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel corso del punto stampa dopo l’approvazione dei nuovi decreti in Consiglio dei Ministri, sottolineando che le voci di possibili spiragli nei negoziati sinora “sono state puntualmente smentite”.

***

Il sindaco di Melitopol liberato per 9 russi

Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, che era scomparso la scorsa settimana ed erano da subito circolati video di quello che si crede sia stato il suo rapimento, è stato liberato nel quadro di uno scambio con prigionieri russi. Lo ha detto ai media locali Darya Sarivna, portavoce della presidenza ucraina, precisando che in cambio della libertà per Fedorov sono stati liberati nove coscritti russi, scrive il Guardian, tutti nati nel 2002 e nel 2003.

***

L’Italia ricostruirà il teatro di Mariupol

L'Italia pronta a ricostruire il Teatro di #Mariupol. Approvata dal Consiglio dei ministri la mia

proposta di offrire all'#Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile. I teatri di ogni paese appartengono a tutta l'umanità. #WorldHeritage". Lo annuncia su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

***

Biden: “Putin brutale”

"Dobbiamo essere uniti, noi lo siamo di certo. Ma la brutalità di Putin, quello che sta facendo e quello che stanno facendo le sue truppe in Ucraina è solamente inumano". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden nel video collegamento dallo Studio Ovale con il premier irlandese Micheál Martin, in occasione del Saint Patrick's day.

***

Il Cremlino: “La Russia sarà purificata dai traditori”

L'operazione in Ucraina porterà alla luce i "traditori" all'interno della Russia, ha detto il Cremlino riprendendo il discorso del presidente Vladimir Putin sulla “purificazione” della società russa. "In queste situazioni, molte persone si mostrano come traditori", ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. "Svaniscono dalle nostre vite da soli. Alcuni lasciano i loro posti, altri lasciano il Paese. È così che sta avvenendo la purificazione", ha detto Peskov aggiungendo tuttavia che la "stragrande maggioranza" dei russi sostiene Putin.

***

A Mariupol 30mila evacuati

Sono 30mila le persone evacuate questa settimana dalla città assediata di Mariupol. Lo riferiscono le autorità locali secondo cui, nei bombardamenti quotidiani, sarebbe stato distrutto il 90% degli edifici della città.

***

Polizia di Chernihiv: “Americano ucciso in un attacco russo”

La polizia ucraina ha riferito che un cittadino americano è stato ucciso a Chernihiv in un bombardamento lanciato oggi da parte delle truppe russe. "La polizia sta documentando le conseguenze dei bombardamenti nemici dei civili nel centro di Chernihiv", scrive la polizia locale su Facebook. "Oggi, gli occupanti hanno effettuato ancora una volta un pesante attacco di artiglieria contro i civili disarmati residenti della città. Ci sono morti e feriti. Tra i morti c'è un cittadino statunitense".

***

Kadyrov: “Combattenti ceceni verso l’Ucraina”

"Migliaia" di volontari ceceni sono diretti in Ucraina. Lo assicura il leader ceceno Ramzan Kadyrov.

***

Possibile incontro Zelensky-Putin

Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe avere un incontro faccia a faccia con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta il quotidiano Sabah, parlando ad una conferenza stampa congiunta con l'omologo ucraino Dmytro Kuleba durante una visita a Leopoli in Ucraina. Oggi c'è stata una telefonata tra il presidente turco Erdogan e il leader russo. "I due leader si potrebbero incontrare e Zelensky, in più occasioni, ha espresso la sua disponibilità a questo proposito" ha affermato il ministro degli Esteri turco. "È difficile fare una stima di quando questo incontro potrebbe avvenire, i due leader dovrebbero prepararsi e dovrebbero loro stessi fare sapere una data" ha detto Cavusoglu.

***

Stop alla missione su Marte di Europa e Russia

E' stata sospesa ExoMars, la missione su Marte delle agenzie spaziali europee di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos). Lo ha deciso all'unanimità il Council dell'Esa riunito a Parigi. "In quanto organizzazione intergovernativa incaricata di sviluppare e attuare programmi spaziali nel pieno rispetto dei valori europei, deploriamo profondamente le vittime umane e le tragiche conseguenze dell'aggressione all'Ucraina", scrive l'Esa. "Pur riconoscendo l'impatto sull'esplorazione scientifica dello spazio, l'ESA è pienamente allineata – dichiara - alle sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri".

***

Lukashenko minaccia Kiev

"Se l'Ucraina dovesse continuare la sua escalation contro la Bielorussia, Minsk non la lascerà senza risposta". Lo ha detto il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, citato dalla Tass, aggiungendo che se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rifiuta di firmare un accordo con Putin, poi sarà costretto a firmare un atto di capitolazione.

***

Zelensky interverrà a Montecitorio

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky parlerà in videoconferenza con la Camera e il Senato a Montecitorio il 22 marzo alle ore 11.00. Lo si apprende dalla riunione dei capigruppo della Camera, che è in corso.

***

Domani colloquio Biden-Xi Jinping

"Joe Biden parlerà con il presidente cinese Xi Jinping venerdì nell'ambito degli sforzi per mantenere aperte le linee di comunicazione fra gli Stati Uniti e la Cina. I due leader discuteranno della gestione della concorrenza fra i due paesi, della guerra della Russia contro l'Ucraina e di altri temi", afferma la Casa Bianca.

***

In Italia oltre 50mila profughi

Sono finora 50.649 i profughi in fuga dal conflitto in Ucraina arrivati finora in Italia. Così il Viminale. La maggioranza rimane composta da donne, 25.846, e da minori, 20.478, mentre gli uomini sono 4.325. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell'ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.

***

130 persone uscite vive dal teatro di Mariupol

Sono 130 le persone finora uscite vive dal teatro di Mariupol, bombardato dai russi. Lo afferma l'agenzia Ukrinform citando la parlamentare ucraina Olga Stefanyshyna.

"Il rifugio antiaereo vicino al Mariupol Drama Theatre ha resistito. Circa 130 persone sono già state salvate. I blocchi sono stati smantellati", ha scritto su Facebook la deputata.

***

Ore 12 – Scholz: “La Nato non entra in guerra”

"La Germania dà il suo contributo e continuerà a farlo. Ma una cosa è chiara: la Nato non entrerà in questo conflitto". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino con il capo della Nato Jens Stoltenberg.

"Oggi il presidente Zelensky si è rivolto al Bundestag con parole che hanno lascato una forte impressione, e noi siamo con l'Ucraina", ha anche detto.

***

Negoziati, Kiev: “Accordo lontano”

"Noi prima di tutto nel corso dei negoziati affrontiamo la questione del cessate il fuoco e dei corridoi umanitari. E solo in un secondo momento sarà possibile forse lavorare ai termini della pace, ma il popolo ucraino non accetterà di capitolare. Oggi i negoziati sono a livello tecnico, sono coinvolti giuristi, politici. Non voglio entrare in ulteriori dettagli ma vi posso assicurare che per il momento non c'è ancora nulla di cui ritenersi soddisfatti". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.

***

Gb: “Teatro bombardato è crimine di guerra”

Quanto accaduto nel teatro di Mariupol, in Ucraina, "sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile" frutto di un bombardamento aereo russo. Lo sostiene il governo britannico di Boris Johnson per bocca di James Cleverly, numero 2 del Foreign Office, intervistato da vari notiziari del mattino a nome dell'esecutivo. Secondo Londra, si tratta dunque di "un'evidente violazione del diritto internazionale", come ha aggiunto il viceministro a Itv in risposta alla domanda se si potesse già evocare un crimine di guerra. Mosca ha ieri attribuito invece il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.

***

Telefonata tra Di Maio e Kuleba

"Ho sentito il collega Dmytro Kuleba. Ho ribadito che l'Italia sostiene il popolo ucraino. La Resistenza ucraina è la resistenza europea, un argine all'avanzata violenta e pericolosa dell'esercito russo. Massimo sforzo per ritrovare la pace e fermare l'atroce guerra che sta causando sofferenza e morte". Lo scrive su Twitter il titolare della Farnesina Luigi Di Maio, al termine della telefonata con il ministro degli Esteri ucraino. 

***

“Il teatro di Mariupol ha resistito, gente sta uscendo viva”

Il deputato ucraino Serhiy Taruta afferma che il rifugio antiaereo del teatro drammatico di Mariupol ha resistito all'attacco aereo, le persone sono sopravvissute. Lo dice in un post sulla sua pagina Facebook citato da Unian .

"Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!"

***

“A Mariupol si stimano 20.000 morti”

"Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C'erano segnali che all'interno c'erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.

***

Mattarella: “Battere la guerra aperta dalla Russia in Europa”

“La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri Paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell'Europa". Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio nella giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, commemorando il 161° anniversario del raggiungimento dell'unità del Paese.

***

Colpita Merefa, “vittime tra militari ucraini”

La Russia ha attaccato nella notte la città di Merefa nell'Oblast' di Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina. Gli amministratori locali hanno riferito che ci sono vittime tra i militari ucraini. Merefa, che ha 21.500 residenti, è stata colpita da un attacco aereo, una scuola locale è stata danneggiata e il centro comunitario locale distrutto.

***

Zelensky ha parlato al telefono con Erdogan e Trudeau

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio delle prime ore di oggi, citato da Interfax, ha detto di aver "parlato con gli amici dell'Ucraina: il presidente della Turchia Erdogan e il primo ministro del Canada Justin Trudeau". "Li ho ringraziati per il sostegno. Oggi mi rivolgerò al parlamento tedesco. Continuerò a spingere per un sostegno ancora maggiore all'Ucraina", ha aggiunto Zelensky.

(QUI tutti gli articoli sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

© Riproduzione riservata