Huawei, Stati Uniti contro il colosso hi-tech: "Furto di segreti commerciali e frodi finanziarie"
La figlia del fondatore della big tech, accusata di aver violato le sanzioni contro l'Iran, rischia di essere estradata negli UsaGli Stati Uniti hanno avanzato una lunga serie di capi d'accusa nei confronti di Huawei.
Sono 13 le accuse legate a violazioni delle sanzioni statunitensi contro l'Iran presentate dal Dipartimento di Giustizia nei confronti del gruppo e della direttrice finanziaria Meng Wanzhou, figlia del fondatore Ren Zhengfei arrestata in Canada lo scorso 9 dicembre su richiesta degli investigatori americani.
Inoltre, due consociate del colosso cinese delle telecomunicazioni sono state accusate di associazione a delinquere volta a sottrarre segreti industriali, nello specifico le tecnologie cellulari di T-Mobile.
"Queste due serie di accuse portano alla luce le azioni persistenti e spudorate messe in atto da Huawei per sfruttare le società e le istituzioni finanziarie americane e per minacciare la concorrenza mondiale libera ed equa", ha dichiarato il direttore dell'Fbi, Christopher Wray.
La big tech ha smentito che la società o qualunque delle sue affiliate, "abbia commesso le violazioni della legge statunitense di cui è accusata".
La stessa azienda ha dichiarato di "non essere a conoscenza di atti riprovevoli compiuti da Meng ed è fiduciosa che i tribunali statunitensi giungeranno alle stesse conclusioni".
La dirigente, attualmente in libertà vigilata a Vancouver, dovrà comparire il prossimo 6 febbraio di fronte a un giudice canadese nel quadro delle procedure di estradizione avviate dagli Usa.
(Unioneonline/F)