Haiti ripiomba nell’incubo terremoto, 11 anni dopo il devastante sisma che ha provocato migliaia di morti e raso al suolo le principali città, compresa la capitale Port-au-Prince.  

Continua infatti ad aggravarsi il bilancio della scossa di magnitudo 7,2 che ha colpito ieri l’isola caraibica. Le vittime accertate sono oltre 700, ma le stime dei danni sono ancora in corso. Quasi 3mila i feriti.

Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha dichiarato lo stato d'emergenza e la comunità internazionale si sta attivando per portare aiuto e supporto. Lo stesso premier ha precisato che i danni più ingenti si registrano nel sud del Paese, nella zona di Grand'Anse e di Nippes.

Il presidente Usa Joe Biden ha autorizzato una “immediata risposta” e ha nominato l'amministratrice dell'agenzia Usaid Samantha Power “come alto dirigente americano per coordinare questo sforzo".

(Unioneonline/l.f.)

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