Ucraina, Mosca: “Non vogliamo usare armi nucleari”. Zelensky: “Disposti alla pace senza pretendere la Crimea”
L’Onu: “180 persone rapite dalle truppe russe”. Ci sono anche funzionari, giornalisti e attivistiDall'inizio dell'invasione in Ucraina le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili sul Paese e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in collegamento video all'evento di beneficenza “Brave Ukraine”. "In totale, durante questa guerra, l'esercito russo ha lanciato 2.014 missili sull'Ucraina e sono state registrate 2.682 sortite di aerei da guerra russi nei nostri cieli - sostiene Zelensky -. Ognuna di queste sortite è la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture", ha commentato.
Lo stesso Zelensky, però, in queste ore apre un timidissimo spiraglio per il negoziato, dicendo che l’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero "sulle posizioni del 23 febbraio". Dunque, senza pretendere la restituzione della Crimea, annessa da Mosca nel 2014.
Sul campo di battaglia continuano gli scontri a Mariupol: un "inferno", lo ha definito il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Onu e Comitato internazionale della Croce Rossa hanno finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall'area dell'acciaieria di Azovstal nella città portuale in due operazioni mentre una terza è iniziata nelle ultime ore. Una persona è rimasta uccisa a Lozova, nella regione orientale ucraina di Kharkiv, in seguito a un attacco missilistico russo: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della cittadina, Serhii Zelenskyi, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.
Resta il mistero sulla fregata russa Makarov, che sarebbe stata colpita dalle forze ucraine nel Mar Nero, anche se dal Cremlino negano. Il Pentagono non ha elementi che possano confermare la circostanza: “È tutto il giorno che ci stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie", ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.
(QUI tutte le notizie sulla guerra)
(QUI tutti i video)
La giornata di ora in ora:
Kiev conferma, 50 civili evacuati oggi da Azovstal
Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità di Kiev, mentre i media russi hanno dato notizia di 51 evacuati in tutto, compresi alcuni bambini. I corridoi umanitari resteranno ora chiusi fino a domani mattina, nell'ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca, sottolinea la Tass.
***
Di Maio: “Italia pronta a fare da garante”
"L'Italia è pronta a diventare uno Stato garante nel quadro di un possibile trattato russo-ucraino che prevede la neutralità di Kiev". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a conclusione di The State of the Union a Firenze.
***
Biden: “Usa e Ue parleranno di nuove sanzioni”
Il presidente americano Joe Biden parteciperà domenica alla videochiamata con i leader del G7 e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla guerra in Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa sull'Air Force One sottolineando che tra i temi ci saranno le nuove sanzioni da imporre alla Russia per la sua "guerra non provocata".
***
Zelensky invita Scholz il 9 maggio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a fare un "passo potente" e a recarsi a Kiev il 9 maggio. Lo riferiscono i media ucraini citando la Reuters. "L'invito è aperto, da un po' di tempo. È invitato a venire in Ucraina, può fare questo passo politico molto potente: venire qui a Kiev il 9 maggio. Non ho bisogno di spiegarne il significato, penso che ne sia ben consapevole", ha detto Zelensky.
***
Cristoforetti: “Qui nello Spazio non ci sono divisioni”
"Quassù non ci sono divisioni: per tutto l'equipaggio è importante conservare i ponti costruiti
finora e le collaborazioni": lo ha detto l'astronauta Samantha Cristoforetti, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel collegamento dalla Stazione Spaziale Internazionale organizzato dalla Nasa per i media americani, al quale l'astronauta italiana ha partecipato con la collega della Nasa Jessica Watkins. "Ci rendiamo conto di quanto sta accadendo sulla Terra, ma - ha detto Watkins - qui siamo amici e continuiamo a lavorare insieme".
***
Nuove sanzioni Ue, slitta ancora l’accordo
Nonostante il "generale consenso al sesto pacchetto sanzioni" contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e la volontà politica ad approvarlo, i 27 – a quanto si apprende - non hanno ancora trovato la quadra sull'accordo. Rimangono infatti ancora "resistenze" sulla parte
relativa al petrolio. I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni paesi e l'entità delle compensazioni.
***
Zelensky: “Disposti alla pace senza chiedere restituzione Crimea”
L'Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le
forze di Mosca si ritirassero "sulle posizioni del 23 febbraio". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. "Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati", ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
***
Zelensky, “a Mariupol non è guerra ma tortura bestiale”
I russi credono di poter restare "impuniti" rispetto "ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare". Lo ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in video da Kiev alla Chatham House, noto think tank britannico, non senza definire l'attacco delle forze di Mosca all'Azovstal di Mariupol come un qualcosa che "non è un'azione militare" bensì "una tortura" mediante il tentativo di prendere "per fame" gli assediati. Una strategia, ha rincarato, frutto "dell'atteggiamento bestiale" dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di "odio" e di "propaganda anti ucraina".
***
Cremlino, “la Polonia minaccia l’integrità territoriale dell’Ucraina”
La Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. "Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia - ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi - e il fatto che una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina possa provenire dalla Polonia - sono fatti ovvi", ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.
***
Guerini: “Armi a Kiev su mandato del Parlamento”
"Il Governo sta lavorando a sostegno dell'Ucraina secondo le indicazioni che sono state date dal
Parlamento con una risoluzione che è stata votata a larghissima maggioranza, quasi all'unanimità, in quella risoluzione si impegnava il Governo, tra le altre cose, a sostenere tramite
l'invio di materiale militare, la resistenza ucraina, con sistemi d'arma difensivi: è quello che stiamo facendo”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
***
“Massicci bombardamenti in vista del 9 maggio”
"I cittadini ucraini dovrebbero prestare particolare attenzione agli allarmi dell'8 e 9 maggio: in questi giorni, gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile". L'allerta è dal Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino, secondo quanto riporta l'Unian.
***
“Ad Azovstal situazione critica"
"La situazione nell'acciaieria è ora critica. E ora sta peggiorando". Lo ha detto Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol parlando alla Bbc. "La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei", ha detto, precisando che "ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano".
***
Pechino: “Taiwan diversa da Ucraina”
La Cina respinge l'allarme lanciato sull'Asia orientale dal premier nipponico Fumio Kishida che ha messo in guardia dal rischio che Taiwan possa diventare l'Ucraina di domani senza una chiara opposizione da parte delle democrazie verso le autocrazie. Pechino "si oppone fermamente" alle parole di Kishida, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, assicurando che "Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese" ed è "una questione che riguarda interamente gli affari interni della Cina, non paragonabile con la situazione in Ucraina".
***
Incontro G7 con Zelensky
I leader del G7 terranno una videoconferenza domenica sull'Ucraina con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia Berlino.
***
Scholz: “Non potrà esserci un ritorno allo status quo ante”
"Con ogni giorno, con ogni mese, diventa più chiaro: Putin e il suo regime compiono un mutamento radicale anche dal punto di vista della civilizzazione. Un'uscita temeraria dalla comunità mondiale, come la ritenevamo possibile solo nel 21/o secolo. Un semplice ritorno allo status quo ante non potrà esserci e non ci sarà". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un discorso ad Amburgo. "Il mondo dopo questa guerra e questo attacco non sarà più lo stesso di prima. Già non lo è più".
***
Mosca: “Non vogliamo usare armi nucleari”
"La Russia non ha alcuna intenzione di impiegare armi nucleari nella sua operazione speciale in ucraina". Lo afferma il ministero degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, citato dalla agenzia russa Tass.
***
L’Onu: “Sugli evacuati traumi profondi e ferite psicologiche”
A Mariupol ci sono ancora "molti civili, uomini, donne e bambini intrappolati, che vivono in condizioni orribili. Noi abbiamo cercato di organizzare un numero di convogli insieme alla Croce Rossa per portare queste persone in salvo. Le mie persone sul terreno, sui bus con loro, mi dicono che queste persone hanno traumi profondi, profonde cicatrici psicologiche", avendo dovuto vivere con "poca acqua, poco cibo e senza la luce del sole". Lo ha raccontato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, al programma radiofonico della Bbc Radio 4's Today.
***
Mosca: “Uscire dall’Ue è il solo modo per mantenere la sovranità”
"Se gli Stati che sono oggi membri dell'Ue vogliono preservare la loro sovranità e sostenere gli interessi dei loro cittadini, hanno una sola opzione, che è uscire dall'Unione europea". Lo sostiene il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo quanto riporta Interfax, in riferimento alla riforma che prevede la cancellazione del principio di solidarietà quando si adottano decisioni cruciali. "In altre parole, l'idea è di eliminare il diritto di veto dei Paesi membri dell'Ue. L'opinione dei singoli Stati, e quella dei loro cittadini, non verrà più presa in considerazione".
***
Metsola: “La Ue è nelle strade di Bucha e nei tunnel di Mariupol”
"C'è una realtà pre-24 febbraio e una realtà post-24 febbraio. Il mondo è cambiato. Dobbiamo capire che il peso dell'ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell'Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo. È il nostro momento whatever-it-takes. Un momento che arriva una volta ogni generazione. Un momento in cui bisogna capire che l'Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell'Isola dei Serpenti". Così la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola alla conferenza europea The State of the Union.
***
Kiev: “Mariupol, 500 civili evacuati”
"Circa 500 civili sono già stati evacuati dalla città di Mariupol" nel sud dell'Ucraina. Lo rende noto la presidenza ucraina, precisando che l'operazione di evacuazione prosegue.
***
Zelensky: "La situazione in acciaieria è come l'inferno”
Le forze russe continuano a bombardare l'acciaieria Azovstal anche se "i civili devono ancora essere evacuati, è un inferno": lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky stando a quanto riporta il Kyiv Independent. "Le donne e tanti bambini sono ancora lì - ha affermato Zelensky -. Immaginate l'inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell'impianto".
(Unioneonline)