Prime sfide per il neopresidente francese Emmanuel Macron che a pochi giorni dall'insediamento all'Eliseo ha già, nella sua squadra, due ministri travolti dagli scandali.

Il primo è il ministro per la Coesione territoriale Richard Ferrand, coinvolto in un caso di presunti favori immobiliari alla compagna.

"La mia coscienza è a posto, sono un uomo onesto", ha dichiarato Ferrand, aggiungendo che non si dimetterà e che "il sospetto è il veleno della democrazia".

Stando alle indiscrezioni di un giornale francese, Le Canard Enchainé, Ferrand avrebbe aiutato la moglie in una transazione immobiliare effettuata in nome delle Asl di Bretagna, di cui era direttore.

Non ci sono, comunque, inchieste giudiziarie a suo carico.

La seconda è Marielle de Sarnez, titolare del ministero degli Affari europei. Assieme ad altri 18 europarlamentari è coinvolta in ipotetiche frodi nella gestione degli assistenti parlamentari a Strasburgo.

La denuncia è partita da una loro collega del Front National. Quasi una vendetta, scrive la stampa francese, dopo che la leader Marine Le Pen era stata accusata di aver pagato illegalmente collaboratori del partito con soldi europei.

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