La Grecia continua a bruciare. 

A Rodi centinaia di vigili del fuoco supportati da due elicotteri e due aerei stanno cercando di fermare l'incendio per l'ottavo giorno consecutivo. Decine di migliaia di persone sono già fuggite dall'isola e molti turisti sono tornati a casa con i voli di evacuazione.

Nel nord di Corfù, anch'essa un'isola turistica dove circa 2.500 persone hanno dovuto essere evacuate durante la notte tra domenica e lunedì, sono oltre sessanta i vigili del fuoco a combattere contro le fiamme, con un elicottero e due bombardieri ad acqua.

Vicino alla città di Karystos, nel sud dell'isola di Eubea, 93 vigili del fuoco e due bombardieri ad acqua sono al lavoro, secondo le autorità. Un quarto fronte di incendio preoccupa i vigili del fuoco nei pressi di Aigio, cittadina nel Peloponneso occidentale.

Nel pomeriggio intanto un’altra tragedia: un Canadair con due piloti a bordo è precipitato mentre combatteva un incendio boschivo nell'isola meridionale greca di Eubea, vicino a Platanisto. L'incidente è avvenuto sulle alture di Karystos, dove domenica è scoppiato un incendio.

I due piloti, entrambi rimasti uccisi nell’impatto, appartenevano all'Aeronautica militare greca, secondo le informazioni del Ministero della Difesa. Il comandante Christos Moulas aveva 34 anni, il copilota, Pericles Stefanidis, 27 anni.

Il ministro della Difesa greco, Nikos Dendias, ha dichiarato tre giorni di lutto nelle Forze Armate. «La perdita della vita degli ufficiali nel tentativo di proteggere le vite e le proprietà dei cittadini, nonché l'ambiente del nostro Paese, ci rattrista profondamente», ha affermato il ministro. 

(Unioneonline/D)

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