Sono almeno cinque le forze di polizia che in Gran Bretagna stanno indagando sul fenomeno sempre più diffuso dello “spiking”, la somministrazione a una vittima inconsapevole di droghe da stupro, capaci di ridurre se non eliminare del tutto i freni inebitori e di fatto “oscurare” la memoria per diverse ore.

Droghe che verrebbero somministrate non più solo inserendole nei bicchieri di alcolici, ma perfino iniettandole tramite una siringa.

A lanciare l’allarme è il Times di Londra, secondo cui aumentano le denunce da parte di ragazze che si sono risvegliate dopo una notte in cui ricordavano solo di essere andate in discoteca, per poi subire un vero e proprio “black out” rispetto a quanto successo. Unico segno rimasto sul loro corpo un doloroso ematoma nella zona in cui era stata fatta l'iniezione, di solito su mani, braccia e gambe, da parte di anonimi assalitori.

La sola polizia del Nottinghamshire ha affermato di aver ricevuto 44 segnalazioni di "spiking” dall'inizio di settembre, 12 delle quali attraverso "qualcosa di affilato" e non quindi le comuni bevande contaminate.

Le indagini sono in corso a Glasgow, Exeter, nel West Yorkshire e nelle West Midlands, ma anche in altre città si diffondono voci di chi è stato assalito in questo modo.

Il ministro degli Interni, Priti Patel, ha chiesto ai capi delle forze di polizia di indagare con urgenza su quanto sia diffuso questo tipo di reato. Mentre Dominic Raab, vicepremier e ministro della Giustizia, ha descritto lo “spiking” come qualcosa di spregevole e ha promesso che gli aggressori ne risponderanno pienamente davanti alla legge.

(Unioneonline/v.l.)

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