Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l'Ucraina che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi: lo riportano alcuni media citando la Reuters.

Gli aiuti militari, secondo due dirigenti americani, dovrebbero essere annunciati già questa settimana. Si prevede inoltre che includano attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin.

Biden tuttavia esclude l’invio di caccia: il presidente Usa ha risposto con un secco “no” alla domanda se fosse favorevole all’invio di F16. Un no che si aggiunge a quello di Germania e Gran Bretagna, «gli aerei britannici sono  estremamente sofisticati e richiedono mesi di addestramento, quindi crediamo non sia pratico fornirli all'Ucraina», ha spiegato Downing Street.

Kiev non demorde, e dopo aver ottenuto una timida apertura da parte della Francia, tira fuori i numeri: servono almeno 200 caccia per difendere i cieli del Paese secondo il portavoce dell’Aeronautica Yuriy Ignat.

Che le armi all'Ucraina siano necessarie per far finire la guerra lo ha sottolineato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affermando che «il sostegno politico, economico e militare all'Ucraina e le sanzioni alla Russia sono funzionali a far cessare la guerra, non ad alimentarla».

Sul terreno il fronte caldo è quello di Bakhmut, nel Donetsk, dove due civili – tra cui un bimbo di 12 anni – sono stati uccisi dalle bombe russe. Secondo gli analisti dell'Istituto Isw, Mosca probabilmente non ha ancora utilizzato tutte le sue riserve, e sta rafforzando l'esercito nel Donbass per prepararsi a un'altra «imminente offensiva».

(Unioneonline/L)

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