Oltre 100mila persone hanno sfilato a Glasgow, dove si tiene il vertice Cop26, per chiedere alle nazioni e ai leader mondiali una svolta netta nelle politiche ecologiche per arginare i danni all’ambiente e il riscaldamento climatico.

A guidare la manifestazione il gruppo “Friday for Future” di Greta Thunberg, ma nella città scozzese sono intervenute anche tutte le principali associazioni e ong ambientaliste.

Nel mirino del corteo, animato e colorato, con solo limitati momenti di tensione con le forze dell’ordine, proprio il summit Cop26, definito dalla stessa Thunberg “un fallimento”.

I manifestanti, in particolare, rimproverano agli Stati le troppe promesse e i pochi fatti (gli ormai celebri “Blablabla” come li ha definiti più volte proprio Greta) per cambiare realmente la situazione e invertire il processo di consumo, danneggiamento e inquinamento del Pianeta e dei suoi ecosistemi.

Come detto, limitati i momenti di scontro con le forze dell’ordine, che hanno fermato alcuni ricercatori di Scentist Rebellion, incatenatisi sul George V Bridge bloccando il ponte.

Per i media internazionali sono milioni le persone scese in piazza in diverse città del mondo a favore di nuove politiche di tutela ambientale, in concomitanza con la manifestazione principale di Glasgow.

(Unioneonline/l.f.)

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