Sanzione da record per British Airways, già in grave difficoltà a causa della pandemia da Covid-19.

La compagnia aerea è stata multata per la cifra record di 20 milioni di sterline (22 milioni di euro) dalle autorità britanniche per un furto di dati personali dei passeggeri avvenuto nel 2018.

Gli investigatori hanno ritenuto che il vettore avrebbe dovuto identificare il difetto del sistema che ha permesso l'attacco informatico e il furto di dati personali e finanziari da più di 400mila clienti. Inoltre, ha impiegato oltre due mesi per individuare l'intrusione.

La multa - precisa l'Ico, l'agenzia britannica per la protezione delle informazioni personali - è "la maggiore da noi inflitta fino ad oggi".

La pena è stata comunque molto inferiore rispetto ai 183 milioni di sterline che British Airways temeva di dover pagare.

"Abbiamo avvisato i nostri clienti non appena abbiamo saputo di questo attacco criminale ai nostri sistemi nel 2018 e siamo spiacenti di aver deluso le loro aspettative", ha commentato un portavoce di British Airways. "Siamo lieti che l'Ico riconosca che abbiamo compiuto progressi significativi nella sicurezza dei nostri sistemi dopo questo attacco e che abbiamo collaborato pienamente alle indagini", ha aggiunto.

Ad essere trafugati erano stati i nomi, gli indirizzi, i numeri delle carte di pagamento e i codici di sicurezza sul retro delle carte di decine di migliaia di clienti, e i loro indirizzi e-mail.

A maggio anche un'altra società britannica, EasyJet, è stata vittima di un attacco informatico che ha consentito agli hacker di accedere ai dati personali di circa 9 milioni di clienti, in un momento in cui anche questa subisce le conseguenze della pandemia di coronavirus.

(Unioneonline/v.l.)
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