Agenti di Hamas adescavano i soldati israeliani su Facebook, fingendosi donne di bell'aspetto.

Prima flirtavano, poi, dopo una serie di messaggi, invitavano i militari a scaricare un'app per iniziare a conversare a voce.

L'applicazione però conteneva un malware e, una volta compiuta l'installazione, la ragazza spariva improvvisamente e Hamas aveva pieno accesso ai telefoni cellulari dei soldati.

L'organizzazione politica e paramilitare palestinese riusciva così a raccogliere tutte le informazioni custodite nei telefoni e a seguire tutti gli spostamenti e le attività dei soldati di Israele, anche a cellulari spenti.

Secondo l'intelligence militare israeliana sarebbero decine i telefoni violati da Hamas negli ultimi mesi: "Finora i danni sono stati limitati, ma il rischio potenziale non è indifferente".

Israele adesso dovrà correre ai ripari e chiudere la falla.
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